La FINMA chiede più strumenti per tutelare la piazza finanziaria elvetica
Bisogna poter applicare gli insegnamenti che sono stati tratti dal caso Credit Suisse: così l'autorità di vigilanza dei marcati finanziari in occasione della sua conferenza stampa annuale.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Per salvaguardare la piazza finanziaria svizzera serve un rafforzamento delle regole e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) deve poter disporre di strumenti supplementari. Lo afferma la stessa FINMA, che è tornata a ribadire mercoledì la sua posizione in occasione della conferenza stampa annuale.
Impossibile non tornare sulla vicenda Credit Suisse (CS): “Quando l’insolvenza era imminente, la FINMA ha apportato un contributo decisivo alla stabilizzazione dei mercati”, si legge in un comunicato. Il mandato di tutelare la funzionalità della piazza finanziaria e dei clienti “è stato adempiuto”.
La crisi di Credit Suisse è stata comunque analizzata in dettaglio e ne sono stati tratti gli opportuni insegnamenti. Risultato: la FINMA deve avere ulteriori mezzi. “La Svizzera ha ora la possibilità di plasmare la sua piazza finanziaria del futuro”, ha affermato Marlene Amstad, presidente del CdA dell’organismo, citata nella nota. “La consideriamo una grande opportunità e ci adopereremo per rafforzare la sua resilienza in un’ottica di lungo periodo”.
Previsti 40 controlli di UBS nel 2024
In seguito alla fusione tra UBS e CS la FINMA ha accorpato e ampliato i team esistenti preposti alla sorveglianza. Nel 2024 sono previsti 40 controlli in loco presso UBS in Svizzera e all’estero, nonché due prove di stress di ampia portata. Ci si concentrerà sui rischi derivanti dal processo di integrazione e sulla stabilità operativa, sulla pianificazione del capitale e della liquidità, sulla condotta d’affari della banca, come pure sui piani di emergenza.
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Nel 2023 la FINMA si è però occupata anche di assicurazioni, rischi cibernetici, intelligenza artificiale e sostenibilità, come pure di tutto quanto fa parte delle nuove tecnologie finanziarie. Tutto questo ha avuto anche una conseguenza sui costi, che sono saliti a 142 milioni di franchi, 9 milioni in più dell’anno prima. Continua a lievitare anche l’organico: i posti a tempo pieno nel 2023 erano 583 (539 nel 2022).
Per quanto concerne l’applicazione del diritto (“enforcement”) nel 2023 la FINMA ha effettuato 732 accertamenti e concluso 27 procedimenti nei confronti di società e persone fisiche. Non sono mancate le contestazioni delle decisioni dell’autorità, ma ogni volta i tribunali ne hanno confermato la prassi. “La FINMA ha utilizzato con coerenza gli strumenti offerti dal diritto in materia di vigilanza e in questo modo ha conseguito dei risultati”, chiosa la direttrice ad interim Birgit Rutishauser. Dal primo aprile la direzione sarà assunta da Stefan Walter, 59enne tedesco che era finora alto funzionario della Banca centrale europea (BCE).
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