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La Chaux-de-Fonds porta ancora i segni della tempesta di un anno fa

edificio con tetto divelto
La città era stata colpita da venti che hanno superato i 270 km/h. Keystone / Jean-Christophe Bott

La Chaux-de-Fonds (canton Neuchâtel) porta ancora i segni della tempesta che l'ha colpita esattamente un anno fa e che ha provocato un morto e diversi feriti.

Oltre alle vittime, le tracce maggiormente visibili sono i 2’500 alberi urbani che hanno dovuto essere abbattuti o potati. La metropoli orologiera ha ricevuto complessivamente 4,6 milioni di franchi in donazioni.

“A livello di sicurezza, non abbiamo nulla da rimproverarci, in quanto nessuno avrebbe potuto immaginare che una simile tempesta si abbattesse su una città, invece che sulla cima di una montagna. L’anemometro si è bloccato a 217 km/h. È stato completamente fuori dall’ordinario. Nel complesso, la Chaux-de-Fonds ha resistito bene, considerando la violenza degli eventi”, ha dichiarato a Keystone-ATS Jean-Daniel Jeanneret, municipale che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di sindaco.

Per segnare simbolicamente l’evento, le campane della città hanno suonato mercoledì alle 11:25 per 6 minuti e 30 secondi, la durata effettiva della tempesta. La catastrofe ha causato un morto e una cinquantina di persone hanno riportato ferite di diversa entità.

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“È stato necessario prendere misure per rendere la città sicura, e questa è stata la prima sfida. Poiché la presa a carico dei feriti era gestita dagli ospedali, che non hanno chiesto misure straordinarie, non ce ne si è più preoccupati. Forse è per questo che si ha la sensazione che non ci si è dedicati alle vittime”, ha aggiunto Jeanneret. Tuttavia, è stata rapidamente istituita un’unità psicologica.

Ex conservatore del patrimonio, Jeanneret è rimasto molto colpito nel vedere il campanile del Temple des Eplatures,Collegamento esterno un edificio storico, spazzato via dalla tempesta. L’installazione di una nuova struttura il 3 luglio è stata possibile grazie alla generosità di donatori e donatrici, e in particolare quella del defunto filantropo vallesano Léonard Gianadda.

Da La Chaux-de-Fonds a Sierre

Grégory Duc, comandante del Servizio d’incendio e di soccorso (SIS) della regione, è stato particolarmente toccato dalla solidarietà e aiuti offerti dai corpi di pompieri di altre regioni del cantone e di altre città come Ginevra e Losanna. “Si è fatta la stessa cosa ultimamente andando a Sierre (canton Vallese) per aiutare i nostri colleghi in occasione del recente maltempo. Si è potuto portare un po’ di esperienza”.

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La Chaux-de-Fonds ha ricevuto il primo giugno 4,6 milioni di promesse di donazioni o di denaro versato sui tre fondi aperti dalla città per alberi, parchi e la ricostruzione. La Catena della solidarietà ha messo a disposizione 200’000 franchi. Anche la Croce Rossa ha contribuito con una certa somma.

Circa 3,4 milioni di franchi sono destinati agli alberi. Tale cifra non comprende il denaro donato da persone od organizzazioni all’associazione cittadina “Des arbres pour rêver demain”Collegamento esterno. Quest’ultima, che ha raccolto 1,25 milioni di franchi in donazioni, ha già versato 45’000 franchi alla Città il 21 giugno per finanziare due piantumazioni di alberi, una presso la piscina e l’altra presso l’istituto scolastico Les Endroits.

I danni agli alberi ammontano a 5,25 milioni di franchi, senza contare le foreste, e le 2’500 piante urbane interessate. I danni agli edifici sono stimati in 117,15 milioni di franchi, secondo l’Istituto cantonale di assicurazione e prevenzione (ECAP, che è l’assicurazione fabbricati cantonale), con 2’989 sinistri denunciati. Le assicurazioni private hanno dovuto versare decine di milioni di franchi, soprattutto per i veicoli.

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