A La Chaux-de-Fonds interviene l'esercito
L’esercito interverrà a La Chaux-de-fonds per eseguire i lavori di messa in sicurezza dopo la tempesta del 24 luglio scorso. Intanto il sindaco stima a 70-90 milioni di franchi i danni agli edifici: gli edifici di pregio patrimonio UNESCO non hanno subito danni di rilievo.
Oggi lunedì 31 luglio, l’Esercito svizzero ha comunicato che circa 80 militari saranno dispiegati dal 2 agosto per lavori di messa in sicurezza dopo il maltempo di una settimana fa. L'esercito ha risposto favorevolmente alla richiesta del Consiglio di Stato neocastellano.
Nella città orologiera saranno mobilitati militi del battaglione d'intervento d'aiuto in caso di catastrofe, del battaglione di blindati 11 e del Centro di competenza servizio alpino, che dovrebbero rimanere impiegati fino all'11 agosto.
Il lavoro sarà svolto in collaborazione con le autorità civili. La truppa si occuperà in particolare della messa in sicurezza delle scuole e cortili in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico il 14 agosto.
Lo stesso lavoro viene svolto da oggi anche da dieci membri, volontari, della protezione civile del Canton Giura.
Danni materiali importanti
La stima iniziale di 70-90 milioni di franchi di danni agli edifici, causati dalla violenta tempesta del 24 luglio sembra essere abbastanza corretta. Lo indica il sindaco Jean-Daniel Jeanneret.
È stata effettuata una mappatura completa e si sta procedendo all'analisi delle immagini dell'area: "Dovremmo avere una visione molto chiara dei danni entro pochi giorni".
Jeanneret sottolinea tuttavia che il costo complessivo delle intemperie sarà "molto più alto" della stima dell'assicurazione fabbricati cantonale, l'Établissement cantonal d'assurance et de prévention (ECAP). Decine di milioni di franchi dovranno essere pagati dalle assicurazioni private per i danni ai veicoli e all'interno delle abitazioni, ad esempio a elettrodomestici e mobili (per acqua e vento negli alloggi in seguito a finestre e tetti guastati).
Oltre agli edifici e alle infrastrutture, la tempesta ha avuto un impatto su oltre 1000 ettari di foresta. Il sindaco spera che la città potrà tornare a funzionare più o meno normalmente entro la fine di questa settimana.
Jeanneret sottolinea inoltre che gli edifici di pregio di La Chaux-de-Fonds, città classificata patrimonio dell'umanità UNESCO, non hanno subito danni di rilievo. Inoltre, né le collezioni museali né le case progettate dall'architetto Le Corbusier sono state toccate.
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