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Interpharma: “In Svizzera serve un accesso ai medicinali più rapido”

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Farmaci di grande importanza possono metterci anche fino a 300 giorni per arrivare sul mercato. Keystone / Gaetan Bally

L'associazione che rappresenta gli interessi dell'industria farmaceutica elvetica denuncia un sistema troppo antiquato per l'arrivo sul mercato di farmaci anche importanti.

Interpharma chiede alla Confederazione di velocizzare l’immissione sul mercato elvetico di nuovi medicamenti omologati. Secondo l’associazione che rappresenta gli interessi dell’industria farmaceutica in Svizzera, il processo per la definizione dei prezzi e l’iscrizione nell’elenco delle specialità (ES) di medicinali anche importanti è ormai antiquato e dev’essere rivisto.

Attualmente, in Svizzera, un preparato originale omologato – o un generico equivalente – che viene rimborsato dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), può essere messo a disposizione dei e delle pazienti solo una volta che l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ne ha stabilito il prezzo e successivamente iscritto nell’ES.

Un processo di oltre 300 giorni

Oggi questo processo dura approssimativamente più di 300 giorni. Un lasso di tempo così lungo non era ancora mai stato raggiunto, dichiara Interpharma in un comunicato stampaCollegamento esterno. L’associazione chiede pertanto all’UFSP, al Parlamento nonché alle organizzazioni che raggruppano le casse malati di rendere più rapido l’accesso ai e alle pazienti di medicinali innovativi.

Interpharma ritiene “inaccettabile che il nostro sistema sanitario non sia in grado di competere con altri Paesi come ad esempio la Germania”. Stando all’associazione, solo circa la metà dei medicamenti rimborsati in Germania si trova nell’ES, ovvero l’8% in meno rispetto all’anno precedente. Un peggioramento che secondo l’associazione mette in risalto una tendenza negativa che si delinea ormai da diversi anni.

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