Un veicolo privato su due in Svizzera viene acquisito a credito, una quota che sale a quattro su cinque nel canton Ticino, secondo uno studio di Comparis.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Le strade elvetiche sono piene di veicoli acquistati tramite finanziamenti esterni. Ad affermarlo è la società di confronti online Comparis sulla base di un sondaggio rappresentativo condotto nel mese di aprile 2023 in tutte le regioni del Paese su un campione di quasi 1’100 persone.
Solo il 45% dei e delle conducenti dichiara di aver pagato il veicolo di tasca propri. Una percentuale che scende al 40% fra gli uomini, mentre è del 51% per le donne. La vettura viene finanziata molto più spesso con mezzi propri nella Svizzera tedesca (51%), rispetto alla Romandia (34%) e al Ticino (21%).
“Ciò è in linea con l’indebitamento generale nelle regioni linguistiche”, spiega l’esperto di Comparis Sandro Spaeth, citato in un comunicatoCollegamento esterno. “Nella Svizzera latina, oltre al leasing, sono significativamente più diffusi anche il pagamento a rate, il credito, i prestiti a famiglie e amici, nonché gli scoperti di conto”.
La forma di finanziamento più diffusa è il leasing (31%): nel 2022 nella Confederazione sono stati stipulati circa 214’800 nuovi contratti di questo tipo per veicoli privati. Oltre un terzo dei proprietari e delle proprietarie di età inferiore ai 55 anni ha finanziato il proprio veicolo in questo modo, una percentuale che scende al 18% tra gli e le over 55. Questo tipo di finanziamento è anche significativamente più diffuso tra le fasce di reddito media e alta rispetto alle economie domestiche con un reddito fino a 4’000 franchi. Nulla di sorprendente, secondo Spaeth: “Si tratta spesso di una variante dispendiosa che prevede anche una costosa assicurazione casco totale”.
Per quanto riguarda gli altri tipi di finanziamento, il 9% delle persone intervistate ha acquistato il proprio veicolo tramite un credito e il 7% dopo aver chiesto un prestito da famigliari o amici. Con una quota del 13%, i e le giovani tra i 18 e i 35 anni sono più propensi a chiedere denaro alla famiglia rispetto ai proprietari di auto più anziani. Dal sondaggio emerge inoltre che le economie domestiche composte da più persone ricorrono più frequentemente a un finanziamento tramite leasing o credito (51%) rispetto a quelle composte da una sola persona e dalle coppie (rispettivamente 36% e 27%). Inversamente, la percentuale di veicoli autofinanziati nelle economie domestiche senza figli (54%) è decisamente più alta rispetto a quella delle famiglie (32%).
Esiste poi l’opzione degli “abbonamenti auto”, lanciati circa cinque anni fa. “Spesso essi convengono solo per un periodo di tempo molto limitato, però, altrimenti questa soluzione flessibile diventa velocemente più costosa di un leasing o di un acquisto diretto”, osserva Spaeth.
Anche se è la modalità più diffusa, quella del finanziamento esterno (a eccezione del prestito a interessi zero da amici o famigliari) è più costosa dell’acquisto diretto. “Chi ha assolutamente bisogno di un veicolo per recarsi al lavoro, ma non dispone dei mezzi necessari, dovrebbe scegliere un veicolo il più economico possibile o una vettura d’occasione, oppure prendere in considerazione il car sharing”, consiglia l’esperto.
Ed è quello che in generale succede: l’auto sembra aver perso – per una parte della popolazione almeno – il ruolo di status symbol. A influire sulla scelta di un veicolo rispetto a un altro sono sopratutto fattori come i bassi costi di manutenzione mensili e una disponibilità flessibile del mezzo. Infine, dall’indagine è emerso che circa due terzi delle persone (62%) che rinunciano ad avere un veicolo lo fanno per motivi finanziari.
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