Navigation

La settimana in Svizzera

La Svizzera torna in semi-confinamento. Di fronte a un livello di contagi da coronavirus tra i più alti al mondo, il governo ha esteso le chiusure e reso obbligatorio il telelavoro. Buone notizie però sul fronte dei vaccini: l'omologazione di quello di Moderna consentirà di ampliare notevolmente il programma di immunizzazione. Intanto, partono le campagne in vista delle votazioni del 7 marzo: Legge sull'identità elettronica e iniziativa anti-burqa. Riepilogo della settimana in Svizzera.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 gennaio 2021 - 08:00

La settimana si è aperta con l'arrivo dalla Germania dell'azione di protesta 'Wir machen auf' (apriamo). Oltre 300 esercenti convinti di poter servire i clienti in tutta sicurezza hanno aperto i battenti lunedì per protestare contro misure anti-Covid che ritengono inappropriate. Hanno aderito perlopiù piccole e medie imprese della Svizzera tedesca.

Ma non è andata come avrebbero voluto gli esercenti. Mercoledì, il Consiglio federale (governo) ha prorogato fino a fine febbraio la chiusura di bar e ristoranti e strutture ricreative, culturali e sportive, estendendola ai negozi non essenziali. Tutto questo mentre venivano distribuite le prime dosi del vaccino sviluppato da Moderna, omologato il giorno prima da Swissmedic.

Intanto, il canton Grigioni -non nuovo a percorrere vie alternative per sconfiggere la pandemia- ha annunciato giovedì che punterà su test a tappeto (è stato il primo a effettuarli), vaccinazioni di massa e un nuovo concetto di quarantena.  

Giovedì è anche il giorno in cui tvsvizzera.it ha proposto un interessante approfondimento sul perché l'altro cantone italofono, il Ticino, sia una delle regioni col più alto tasso di mortalità da Covid d'Europa.

Lanciate questa settimana anche due campagne in vista delle votazioni popolari del prossimo 7 marzo. Il governo difende la sua Legge sui servizi di identificazione elettronica (contro la quale è stato lanciato un referendum) mentre i promotori dell'iniziativa detta 'anti-burqa' presentano le loro ragioni.

Ed infine, venerdì, la notizia del lupo. Catturato da una trappola fotografica laddove non lo si vedeva da ben un secolo e mezzo. Buona lettura!

tvsvizzera.it/ri

Se volete condividere con noi osservazioni su un argomento sollevato in questo articolo o segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.