La settimana in Svizzera
Nel corso della settimana appena trascorsa si è aperta la sessione parlamentare autunnale, in un Palazzo federale ripensato per garantire le norme di sicurezza sanitarie. Le conseguenze della pandemia di coronavirus hanno continuato a tenere banco, ma si è anche parlato di cronaca giudiziaria, traffico, archeologia e natura. Ripercorriamo qui, in pillole, l'attualità elvetica degli ultimi sette giorni.
Dopo due sessioni negli spazi di Bernexpo, l'area fiere della capitale, i parlamentari svizzeri si sono riuniti da lunedì come da tradizione di Palazzo federale.
Le controverse pratiche adottate dagli uffici della migrazione del Canton Ticino nei confronti degli stranieri, in particolare cittadini italiani, che chiedono il rilascio o il rinnovo di permessi di soggiorno stanno suscitando accese critiche anche a livello politico.
Il settore bancario elvetico ha tenuto durante la crisi provocata dalla pandemia di coronavirus, anche se l'economia non è ancora uscita completamente dall'emergenza.
Non tutti i comuni ticinesi si possono vantare di possedere una mummia. Brissago ha potuto farlo fino a martedì, quando il sarcofago contenente Ta Sherit en Jmen è stato prelevato dal locale della casa comunale del comune ticinese, dove si trovava da decenni.
A causa della pandemia, che ha fatto cambiare le abitudini, le Ferrovie federali svizzere (Ffs) hanno registrato un calo di oltre un terzo del numero di viaggiatori nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Accusato di aver partecipato ad azioni belliche dell'Isis in Siria, un 34enne è stato condannato venerdì a 4 anni e due mesi di detenzione. Lo ha deciso il Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona.
Per la maggioranza della Camera bassa, abbassare il limite d'età per partecipare alle elezioni e alle votazioni federali è un buon modo per iniziare i giovani alla vita politica.
Dal 14 di settembre, i Paesi limitrofi alla Svizzera non verranno più inseriti nell'elenco degli Stati o regioni ad alto tasso di contagio, ma soltanto le loro regioni in cui si è superato il valore limite. Lo ha deciso venerdì il governo elvetico.
Il nuovo progetto, che mira a fluidificare il traffico in una delle zone del cantone più colpita dal fenomeno (molto battuta anche dai lavoratori frontalieri provenienti dall'Italia) prevede tra le altre cose la costruzione di un tunnel che farà sì che il paese di Bissone non sarà più tagliato in due.
La stazione ornitologica svizzera ha recentemente rinnovato il suo appello affinché si faccia di più per salvaguardare l'habitat per l'avifauna nei vigneti. Alcune misure sono state introdotte da alcuni produttori nel cantone Vallese.
tvsvizzera.it/Zz con RSI
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