La settimana in Svizzera
Mentre la Borsa chiude un anno stellare, la presidente della Confederazione si rivolge agli svizzeri da una panetteria. Intanto cresce la rete di strade a pagamento, si allunga l'orario di apertura dei negozi in Ticino, e Zurigo e Basilea adattano i festeggiamenti alla protezione dell'ambiente. Riepilogo delle notizie della prima settimana del 2020.
Tra le aziende maggiormente responsabili delle emissioni di gas serra, quelle più virtuose godono di un incentivo: possono vendere le "quote" di emissioni inutilizzate alle imprese meno efficienti. Un sistema di scambio limitato, se circoscritto a 50 ditte svizzere. Ma dal 1° gennaio le cose sono cambiate: Svizzera e Unione Europea hanno unificato i loro SSQE.
Intanto, lunedì, la Borsa di Zurigo ha fatto sapere di apprestarsi a chiudere un 2019 formidabile. È una buona notizia anche per i lavoratori e gli anziani: in Svizzera, circa un terzo dei contributi pensionistici viene investito.
Martedì è giunto il momento dei festeggiamenti per Capodanno, che non potevano non tenere conto della cosiddetta onda verde che ha investito il Paese negli ultimi mesi.
Fanno ormai parte delle tradizioni del 1 ° gennaio la foto ufficiale del Consiglio federale -che per il 2020 celebra la collegialità- e l'allocuzione del/della presidente di turno della Confederazione, che quest'anno si è rivolta agli svizzeri dalla panetteria del suo quartiere.
Informazioni pratiche: con l'inizio del 2020, una ventina di tratti stradali sono entrati a far parte della rete di rilevanza nazionale, gestita dalla Confederazione. Buona parte di essi sono ora a pagamento.
Altra novità, l'orario di apertura dei negozi nel canton Ticino (quindi al confine con l'Italia): può essere esteso di mezz'ora nei giorni feriali e di oltre un'ora il sabato. Ma per ora solo i negozi più grandi ne hanno approfittato.
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