Apertura negozi, il Ticino va controcorrente
Da Capodanno in territorio ticinese i negozi hanno la possibilità di allungare gli orari d’apertura, restando operativi mezz'ora in più in settimana (fino alle 19.00) e chiudendo alle 18.30 al sabato. Da notare poi che in Ticino ci sono 250 punti di vendita in più rispetto a dieci anni prima.
Del resto, il Ticino si dimostra controcorrente rispetto alla media elvetica pure sul “saldo” tra aperture e chiusure dei negozi nell’ultimo decennio. Alla fine del 2019 si contavano oltre 250 nuove strutture in più rispetto a dieci anni prima, aspetto questo in controtendenza con quanto è avvenuto nella Confederazione, dove le chiusure sono state maggiori rispetto a chi apre.
In cantoni come Berna e Vaud, infatti, sull’arco dello stesso periodo hanno abbassato le saracinesche oltre 1’000 punti vendita, stando allo studio della CRIFCollegamento esterno, società attiva nella gestione del rischio di credito.
È però vero che anche in Ticino non mancano le vetrine vuote, a Mendrisio come a Bellinzona, mentre a Lugano i commercianti si sono rivolti alla politica chiedendo un sostegno. La ricerca precisa inoltre che molte rivendite hanno vita breve, tanto che il 20% non resiste oltre il primo anno d’attività. E tra queste, i dati mostrano che è meglio vendere fiori e piante anziché dispositivi elettronici.
E il “Quotidiano” è andato a verificare sul territorio se questa apertura prolungata faccia o meno piacere ai commercianti…
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