La settimana in Svizzera
Mentre i partiti ecologisti trionfano a Zurigo, la Svizzera si rivela seconda al mondo nel passaggio alle energie rinnovabili; stagna però l'uso dei mezzi pubblici. Preoccupano, intanto, le antenne del 5G e lo 'svapo' tra gli adolescenti, ma calano i reati. Riassunto della settimana.
La settimana si è aperta con il successo dei partiti il cui tema di predilezione è l’ambiente (e la battuta d’arresto della destra conservatrice) alle elezioni cantonali di Zurigo. Sono considerate un test per le imminenti federali: è il cantone più popoloso del Paese.

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Trionfo ecologista a Zurigo
Lunedì, l’Ufficio federale di statitistica ha pubblicato i dati sulla criminalità nel 2018. In Svizzera, in media, si registrano ogni giorno 1185 infrazioni del Codice penale, di varia natura e gravità. Ciò che corrisponde a una diminuzione del’1,4% rispetto al 2017.

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Reati in calo, meno furti ma più truffe
Nel passare dall’uso di fonti energetiche non rinnovabili a fonti rinnovabili, la Svzzera è ancora più lenta della Svezia, ma ha superato la Norvegia. Lo ha reso noto il Forum economico mondiale, che stila una graduatoria sullla base di 40 criteri.

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Svizzera seconda nella transizione energetica
Stagna, tuttavia, l’utilizzo di mezzi pubblici. Uno studio i cui risultati sono stati resi noti mercoledì, dice che gli svizzeri continuano a effettuare con un mezzo privato quattro spostamenti su cinque.

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L’utilizzo dei trasporti pubblici è stagnante
Intanto, spuntano nel Paese le prime antenne per il nuovo standard di telefonia mobile 5G. Non pochi sono preoccupati, per la salute, l’impatto ecologico o sul paesaggio. Qui i pareri di un tecnico, di un medico, e dei dimostranti di un villaggio grigionese.

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I timori degli svizzeri per la nocività del 5G
La vera preoccupazione della settimana, tuttavia, è lil crescente uso della sigaretta elettronica -con prodotti contenenti nicotina- da parte degli adolescenti. Che emerge da un’inchiesta nazionale della fondazione Dipendenze SvizzeraCollegamento esterno, pubblicata giovedì.

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Lo ‘svapo’ tra i giovani preoccupa
Si è infine parlato di Var, Video assistant referee, l’assistente dell’arbitro che nelle partite di calcio esamina le situazioni dubbie con l’ausilio della registrazione video. Il prossimo anno, sarà introdotto anche in Svizzera.

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Il Var irrompe anche nel calcio svizzero

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