Il direttore della Radiotelevisione svizzera si dimette
In carica dal 2017, Gilles Marchand lascerà la direzione della Società svizzera di radiotelevisione in anticipo. Resterà in carica fino all'entrata in funzione del nuovo direttore o direttrice, prevista al più tardi per l'inizio del 2025.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar
Le dimissioni di Gilles Marchand sono state annunciate giovedì dal Consiglio d’amministrazione della Società svizzera di radiotelevisione, di cui fa parte anche tvsvizzera.it.
Il processo di successione – ha indicato il presidente del cda Jean-Michel Cina – inizierà a breve termine per permettere all’azienda di prepararsi alle scadenze politiche che la attendono nel 2026 con l’iniziativa “200 franchi bastano” e nel 2027 con la negoziazione della nuova concessione.
Gilles Marchand avrebbe dovuto restare in carica fino al raggiungimento del 65esimo anno di età, a inizio 2027. Questo avrebbe implicato tuttavia un processo di successione nel 2026, in pieno periodo di votazione.
Contenuto esterno
Considerato questo scenario, il Consiglio d’amministrazione e il Direttore generale hanno deciso di comune accordo di anticipare il processo, affinché già a inizio 2025 sia pronta a entrare in funzione una nuova direzione generale. Il posto di Direttrice o Direttore generale sarà quindi messo a concorso in tempi brevi.
“Le grandi sfide che attendono la SSR nei prossimi cinque anni devono essere affrontate con sufficiente anticipo da una direzione generale che si dedichi a questo anima e corpo e per un lungo periodo, ha dichiarato Jean-Michel Cina. Abbiamo quindi deciso di comune accordo di anticipare la sostituzione del direttore generale”.
Dopo aver diretto per diversi anni la Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS, Gilles Marchand è stato nominato nel 2017 alla testa della SSR. Questo periodo è stato marcato in particolare dal rifiuto dell’iniziativa “No Billag” (che proponeva la soppressione del canone radio-tv) da parte di oltre il 70% dell’elettorato nel 2018, nonché dalla profonda trasformazione digitale del servizio pubblico audiovisivo e da investimenti sempre più massicci in produzioni svizzere (film, serie e documentari) accompagnati dall’introduzione della piattaforma streaming nazionale Play Suisse.
SECO: “L’aumento della disoccupazione non sorprende, salirà ancora”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il lieve incremento della disoccupazione in settembre (al 2,5%, dopo il 2,4% di agosto) non sorprende la Segreteria di stato dell'economia (Seco), che si aspetta un ulteriore rialzo, seppur non troppo forte.
Gli impianti di risalita registrano una robusta ripresa finanziaria dopo la pandemia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli impianti di risalita hanno beneficiato di una robusta ripresa a livello finanziario dopo il periodo della pandemia.
A un anno dal massacro del 7 ottobre per mano di Hamas, la Svizzera è divisa
Questo contenuto è stato pubblicato al
A un anno dal sanguinoso attacco terroristico perpetrato da Hamas contro Israele il 7 ottobre e dalla successiva rappresaglia dello Stato ebraico a Gaza e in Libano, sulla questione palestinese e sulla situazione in Medio Oriente la Svizzera appare più che mai divisa.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presunto esecutore materiale dell’attentato di Piazza della Loggia potrebbe comparire in aula a novembre - Del caso si era occupata anche un’inchiesta di Falò.
Pernottamenti in crescita in Svizzera, ma scendono in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sembra riprendere slancio la crescita dei pernottamenti turistici in Svizzera, ma lo stesso non può essere detto del Ticino.
Assicurazioni sanitarie, un terzo delle persone pensa di cambiare fornitore
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo l'annunciato forte aumento dei premi per il 2025, circa una persona su tre starebbe pensando di cambiare cassa malattia.
Cresce la disoccupazione, in settembre tasso al 2,5%
Questo contenuto è stato pubblicato al
In settembre il tasso di disoccupazione è salito di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente, arrivando al 2,5%. Lo rende noto la Segreteria di Stato dell'economia (SECO).
Dopo il calo dell’inflazione elvetica, gli esperti guardano alla BNS: “Abbasserà i tassi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo il dato dell'inflazione in sensibile calo - il rincaro si è attestato allo 0,8% in settembre, a fronte dell'1,1% di agosto - gli sguardi degli operatori di mercato tornano a rivolgersi alla Banca nazionale svizzera (BNS): sono attesi ulteriori tagli dei tassi.
Riduzione dell’organico anche alla Radiotelevisione della Svizzera romancia RTR
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Radiotelevisione romancia (RTR) deve risparmiare circa 600'000 franchi entro il 2026. È stato quindi elaborato un piano per raggiungere questo obiettivo, che interesserà "diversi settori dell'azienda e comporterà una riduzione del personale".
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il Governo elvetico vuole abbassare il canone a 300 franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Governo elvetico vuole ridurre il canone radiotelevisivo annuale dagli attuali 335 franchi a 300 entro il 2029.
Riduzione del canone, “pesanti conseguenze dalla proposta del Governo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la SSR la proposta alternativa del Governo all’iniziativa “200 franchi bastano” mette a rischio 900 impieghi e numerosi programmi.
Riuscita formalmente l’iniziativa per il canone radiotivù a 200 franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Delle 127’823 firme depositate a Berna dagli iniziativisti 126’290 sono state ritenute valide dalla Cancelleria federale.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.