Il 50% della popolazione elvetica compra online in Cina
Articoli low cost sempre più popolari.
Keystone-SDA
I siti di vendita in rete cinesi sono sempre più popolari in Svizzera: l'anno scorso una persona su due vi ha effettuato almeno un acquisto. Vi sono differenze nelle abitudini di acquisto tra le varie regioni del Paese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
Keystone-ATS
Secondo un’indagine pubblicata dal servizio di confronti in linea comparis.ch, nel 2024 il 52% dei residenti nella Confederazione ha effettuato almeno un acquisto presso un rivenditore online cinese.
Al primo posto, con un netto margine, figura Temu (47%). Aliexpress e Shein rappresentano rispettivamente il 20% e il 16%, indica un comunicato.
Comparis.ch è avaro di informazioni metodologiche nella nota. Sostiene che il sondaggio, condotto dall’istituto di ricerche di mercato Innofact, sia rappresentativo. L’inchiesta si è svolta lo scorso novembre su un campione di 1017 persone provenienti da tutta la Svizzera. Non vengono fornite le dimensioni dei campioni nelle regioni linguistiche né alcun margine d’errore.
Le piattaforme cinesi appaiono più popolari tra le donne (il 57% delle intervistate vi ha fatto un acquisto) che tra gli uomini (48%). Esistono chiare differenze tra le regioni linguistiche: mentre solo poco meno di una persona su due nella Svizzera tedesca ha fatto acquisti in negozi virtuali cinesi, le quote sono sensibilmente più elevate in Romandia (58%) e soprattutto in Ticino (69%) – il comunicato fa esplicito riferimento al cantone al sud delle Alpi e non alla Svizzera italiana nel suo insieme.
Il prezzo è determinante
Gli intervistati hanno indicato il prezzo basso come ragione principale dell’acquisto. Per il 71%, questo è stato il fattore decisivo. Solo il 12% ha dichiarato che i prodotti non erano disponibili altrove. “Temu, Shein [e simili] attirano la clientela con offerte, sconti speciali e prodotti gratuiti a partire da un determinato importo di acquisto. L’enorme assortimento non ha quasi alcuna importanza per i consumatori”, afferma l’esperto di comparis.ch Michael Kuhn, citato nel comunicato.
Non sorprende che siano state soprattutto le persone con un reddito basso ad acquistare nei negozi cinesi. Per le persone con un salario inferiore a 4000 franchi, la percentuale è quasi del 60%, rispetto a poco meno del 50% per coloro che hanno una paga superiore a 8000 franchi. “In Ticino in particolare l’attenzione ai prezzi è molto elevata”, sottolinea Kuhn.
La maggior parte degli acquirenti si è dichiarata soddisfatta dei prodotti dei rivenditori in linea cinesi. Ad esempio, il 28% degli intervistati ha indicato di essere “molto soddisfatto” e il 44% “piuttosto soddisfatto”; solo il 6% si è dichiarato “piuttosto” o “molto insoddisfatto”.
Alla domanda su dove i sondati avessero fatto acquisti più frequentemente negli ultimi dodici mesi, Temu si è piazzato al primo posto con il 18%, seguito da Digitec Galaxus (17%) e Zalando (15%). “I negozi cinesi a basso costo mettono sotto pressione i portali online svizzeri. La frequenza delle ordinazioni però non ha nulla a che fare con l’importo degli acquisti e i prodotti di qualità superiore rimangono una prerogativa dei fornitori svizzeri”, indica Kuhn.
Confermate le condanne contro sei biker coinvolti in una rissa nel 2019
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale cantonale di Berna ha confermato le condanne per rissa contro sei motociclisti che nel 2019 avevano preso parte a un sanguinoso scontro tra bande rivali di biker a Belp (BE), in cui diverse persone erano rimaste gravemente ferite.
La Cina respinge le accuse del Consiglio federale di pressioni su tibetani e uiguri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministero degli esteri cinese ha respinto il rapporto del Consiglio federale divulgato mercoledì secondo cui ci sono alte probabilità che Pechino eserciti pressioni su uiguri e tibetani che vivono in Svizzera. Le informazioni sono state bollate come "false".
Nel 2024 il fatturati di Swisscom è stato stabile, ma è calata la redditività
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fatturato sostanzialmente stabile, ma redditività in leggero calo nel 2024 per Swisscom, che annuncia anche cambiamenti organizzativi ai piani alti dell'azienda.
Svizzera-Italia, smantellata una rete di contrabbandieri d’oro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un cittadino italiano di 65 anni dovrà comparire davanti al Tribunale penale cantonale ticinese per aver organizzato un vasto contrabbando di oro - circa 7 tonnellate dal 2016 al 2021 - per un valore di imposte non pagate pari a 25 milioni di franchi.
Donald Trump incontrerà Vladimir Putin in Arabia Saudita
Questo contenuto è stato pubblicato al
Donald Trump incontrerà Vladimir Putin in Arabia Saudita per parlare innanzitutto di come porre fine alla guerra in Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'inflazione si conferma in calo in Svizzera: in gennaio la crescita dei prezzi su base annua si è attestata allo 0,4%, a fronte dello 0,6% di dicembre e dello 0,7% di novembre. Si tratta del valore più basso dall'aprile 2021.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il colosso alimentare Nestlé ha generato un fatturato complessivo di 91,4 miliardi di franchi nel 2024, in calo dell'1,8% su base annua. Lo ha annunciato oggi la multinazionale elvetica in un comunicato.
I deputati dell’UDC Aeschi e Graber conservano l’immunità
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'immunità dei deputati dell'UDC Thomas Aeschi e Michael Graber non sarà soppressa dopo la zuffa dello scorso giugno a Palazzo federale durante la visita del presidente del Parlamento ucraino.
Globus ha un nuovo numero uno, è un manager italiano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nuovo numero uno per Globus: la storica catena zurighese di grandi magazzini sarà diretta da Pierluigi Cocchini, manager italiano che diventa presidente esecutivo del consiglio di amministrazione (Cda). Lo ha indicato la società in una nota diffusa nel pomeriggio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fiori, profumo, cioccolatini o altro ancora? A San Valentino è d'obbligo essere romantici, ma la tradizionale rosa rossa sembra perdere un po' terreno.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.
Vasta operazione contro il commercio online illecito a Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Visto il forte aumento di ordini su piattaforme online estere, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha eseguito un controllo mirato nell'agglomerato di Zurigo. Sono stati scoperti farmaci non ammessi, marchi contraffatti e armi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'88% degli operatori e delle operatrici nella vendita in rete, indica una ricerca, ritiene che sia terminato l’effetto positivo per il settore indotto dalla pandemia di coronavirus.
Gioie e dolori dello shopping online a prezzi bassi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cosa hanno in comune i siti Wish (Usa) Joom (Russia), Vova (Hong Kong)? Tutti mettono in diretto contatto clienti occidentali e fabbricanti cinesi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.