Il presidente dell'Unione svizzera dei contadini (USC), Markus Ritter, è preoccupato per l'immagine degli agricoltori dopo le azioni di protesta delle ultime settimane. Per RItter è fondamentale che i contadini non perdano la simpatia della popolazione.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
In Svizzera si faticherebbe a capire un’aggressività come quella dei contadini in Belgio o in Francia. Il consigliere nazionale sangallese dell’Alleanza del Centro Markus Ritter durante un’intervista alla radio pubblica svizzero tedesca SRF ha ricordato come “gli agricoltori in Svizzera sono molto ben ancorati alla politica”.
Finora i contadini svizzeri si sono resi conto di dover conquistare la popolazione in modo simpatico. Ritter ha citato quale controesempio gli attivisti per il clima: con i loro metodi sempre più aggressivi hanno suscitato mancanza di comprensione e compromesso il loro obiettivo a lungo termine.
Ritter ha ammesso di essere rimasto sorpreso dalle proteste della base dell’USC, in particolare dei giovani contadini. È persuaso che le manifestazioni hanno contribuito in modo significativo alla decisione di aumentare il prezzo del latte di tre centesimi al litro.
L’organizzazione interprofessionale IP Latte, in cui sono rappresentati anche i produttori, ha comunicato venerdì l’aumento, che scatterà a partire da luglio per il terzo e quarto trimestre del 2024. La proposta dei produttori di una crescita immediata di quattro centesimi non ha trovato una maggioranza.
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Ritter ha anche sottolineato che i prezzi al consumo sono aumentati più di quanto gli agricoltori abbiano ricevuto per i loro prodotti. Ciò significa che i margini della trasformazione e del commercio sono cresciuti maggiormente. “Anche noi abbiamo bisogno della nostra parte, che negli ultimi anni è diventata sempre più piccola”, ha deplorato il presidente dell’Unione svizzera dei contadini.
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