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Guerra in Ucraina, entro l’estate la “conferenza ad alto livello” in Svizzera

Ignazio Cassis a New York.
Ignazio Cassis a New York. KEYSTONE/Copyright 2024 The Associated Press. All rights reserved.

Raggiungere una pace giusta e duratura: è questo l'obiettivo in Ucraina, ha detto oggi Ignazio Cassis all'Assemblea generale delle Nazioni Unite annunciando che il vertice si terrà entro l'estate.

Il ministro svizzero degli Affari esteri Ignazio Cassis ha sottolineato oggi davanti al Consiglio dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) la necessità di una pace giusta in Ucraina. Il ministro, che ha partecipato virtualmente al Consiglio dell’OSCE da New York prima di intervenire all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha parlato di una “conferenza ad alto livello” entro l’estate a Ginevra, in Svizzera.

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Occorre trovare “un percorso realistico per la pace in Ucraina”, ha detto oggi Cassis alle Nazioni Unite. Precedentemente, nel discorso video al Consiglio permanente dell’OSCE, aveva detto che un eventuale incontro in Svizzera sulla pace in Ucraina sarebbe stato “solo una tappa”. “Sappiamo tutti che un importante vertice di pace richiederà diverse fasi”, ha affermato Cassis.

All’Assemblea generale, il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba ha insistito su un vertice. Questo, ha detto, permetterà un “approccio equo e globale” della pace, che è anche uno degli obiettivi dichiarati da Berna. E “la Russia non avrà altra scelta” se non quello di discutere, ha aggiunto.

L’obiettivo che si prefigge la ConfederazioneCollegamento esterno è che il maggior numero possibile di nazioni condivida una visione comune di una pace giusta e duratura in Ucraina, ha detto il consigliere federale.

La “pace giusta” comprende il ristabilirsi della popolazione, il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani, la responsabilità, la giustizia per le vittime e il riconoscimento del diritto internazionale.

+ Colloquio Cassis-Lavrov a New York

Alla vigilia del secondo anniversario dall’inizio del conflitto, avvenuto il 24 febbraio 2022, la Svizzera chiede quindi nuovamente alla Russia di ritirare le sue truppe dal territorio sovrano dell’Ucraina e di rispettare l’integrità territoriale del Paese, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Il secondo anniversario dell’inizio dell’attacco militare russo all’Ucraina segna anche due anni di morte, distruzione e sofferenze inimmaginabili per il popolo ucraino.

La guerra deve cessare perché rappresenta una minaccia per la sicurezza nucleare e ha un impatto dannoso sulla sicurezza alimentare globale e sull’ambiente, ha dichiarato Cassis.

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