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Ginevra pensa alla cassa malati pubblica con premi del 20% inferiori

letto d'ospedale
Keystone-SDA

Una cassa malati pubblica i cui premi costerebbero il 20% in meno rispetto all'attuale media dei premi: è quanto propone un gruppo di lavoro che ha presentato il progetto al Cantone.

Se ne discute spesso in Ticino, ma Ginevra intanto fa sul serio: una cassa malati unica collegata a una rete sanitaria integrata potrebbe arrivare a ridurre i premi del 20%.

È quanto emerge da un rapporto presentato da un gruppo di lavoro designato dal Cantone, che ha fornito il suo giudizio dopo quattro mesi di attività.

Il Consiglio di Stato si è mosso sulla scia di una mozione approvata da due terzi del gran consiglio, assegnando il tema al Dipartimento della sanità e della mobilità (DSM) diretto da Pierre Maudet, che da parte sua ha fatto della creazione della cassa unica una priorità della legislatura.

“Il DSM ha incaricato un gruppo di specialisti (in medicina, economia, diritto sanitario e assicurazioni sociali) di studiare le condizioni necessarie per la creazione di una rete di assistenza integrata e di una cassa malattia pubblica cantonale sia in termini finanziari che giuridici, e di formulare raccomandazioni”, spiega in un’intervista pubblicata oggi dalla Tribune de Genève (TdG) l’ex consigliere di stato David Hiler, presidente della commissione.

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“L’obiettivo è offrire agli assicurati un premio inferiore del 20% rispetto a quello standard (con una franchigia di 300 franchi) grazie alla creazione di una rete integrata sostenuta da un assicuratore sanitario pubblico in un mercato competitivo. E questo senza ridurre la qualità delle cure fornite dall’assicurazione”.

“Il nostro ruolo è stato quello di studiare i rischi e le opportunità di un sistema che potesse aiutare a evitare le prestazioni mediche inutili ed evitabili, contribuendo così a contenere l’aumento dei costi”, prosegue il 69enne. “Ci siamo basati in particolare sull’esperienza della rete di cure Delta, che è riuscita a ridurre i costi del 15%”.

Integrare nella rete i principali attori

È però possibile andare oltre questa cifra. “I principali attori del settore pubblico, gli Ospedali universitari di Ginevra (HUG) e l’Assistenza e cura a domicilio nel cantone (IMAD), saranno integrati nella rete, cosa che non avviene con le formule offerte oggi. La loro partecipazione potrebbe generare ulteriori risparmi e migliorare la qualità delle cure per i pazienti complessi (malattie croniche come il diabete, malattie autoimmuni, malattie degenerative, multimorbilità)”.

Secondo l’ex responsabile delle finanze cantonali (dal 2005 al 2013) si tratta di promuovere l’interdisciplinarità. “Un buon coordinamento tra il paziente, la famiglia e tutti gli attori della rete è essenziale per ridurre, in ultima analisi, il numero di ricoveri inutili, estremamente costosi per il sistema sanitario. Questo approccio offre inoltre ai pazienti un maggiore benessere”.

“L’interconnessione tra gli attori della rete è essenziale e il dossier elettronico è fondamentale anche per ridurre gli oneri, in particolare evitando la duplicazione degli esami medici. Gli esperti raccomandano anche la creazione di un’applicazione dedicata, un WhatsApp migliorato, per facilitare la comunicazione all’interno dei team sanitari che si occupano di pazienti complessi. Anche la promozione della salute e la prevenzione delle malattie sono modi per risparmiare denaro e migliorare la salute: ma le risorse destinate a questo scopo sono troppo poche”.

Una fondazione senza scopo di lucro

Quale personalità giuridica – chiede la giornalista della TdG – dovrebbe avere la nuova entità? C’è un consenso a favore di una fondazione senza scopo di lucro di diritto privato: dobbiamo mantenere l’agilità e la capacità di innovazione del settore privato”, risponde l’esponente dei Verdi. “Il primo passo sarà quello di ottenere l’autorizzazione dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) come esperimento pilota. Il nostro rapporto sarà presentato a loro, ma tutto potrebbe interrompersi molto rapidamente. In ogni caso, questa assicurazione deve essere collegata a una rete di cure: d’altra parte la rete può essere sviluppata senza la creazione di una cassa malati pubblica”.

“A seguito di un’analisi approfondita, il gruppo di esperti convalida senza riserve l’idea che una rete di cure integrata pubblico-privata consentirebbe di ottenere risparmi sostanziali e di migliorare la qualità dei servizi, concentrandosi sulle malattie croniche e sulle multimorbidità. La formazione di tale rete potrebbe avere come corollario la creazione di cassa pubblica cantonale, come strumento finanziario trasparente ed equo. Il consiglio di stato nutre peraltro ancora forti riserve su questo aspetto e concorda con gli esperti sulla necessità di approfondire i rischi e di sottoporre il rapporto all’UFSP per una prima validazione. Questo, insieme alle analisi aggiuntive, dovrebbe portare a un progetto completo ed esaustivo, pronto per essere presentato entro l’estate”, conclude Hiler.

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