Frana di Blatten, l’impiego dell’esercito si è svolto senza intoppi
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Il rapporto adottato dal Consiglio federale sul recente impiego dell’esercito a Blatten evidenzia un intervento efficace e ben coordinato con le autorità civili, reso necessario dalla gravità della catastrofe naturale che ha colpito il villaggio vallesano.
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L’intervento urgente dell’esercito a Blatten si è svolto senza intoppi, e anche la collaborazione con le autorità civili non ha riscontrato problemi. Lo indica il Consiglio federale che ha adottato mercoledì un rapporto destinato al Parlamento.
L’Esecutivo era chiamato a redigere un rapporto in quanto l’impiego dell’esercito è durato più di tre settimane e il Parlamento, vista l’urgenza, non ha potuto dare preventivamente il suo accordo. L’intervento si è basato sull’Ordinanza sull’aiuto militare in caso di catastrofe in Svizzera (OAMC).
Nel documento si legge che l’esercito ha impiegato contemporaneamente al massimo 90 militari tra professionisti e appartenenti a formazioni di milizia, per un totale di 536 giorni di servizio e 31 ore di volo. Le forze armate hanno fornito assistenza in particolare per il pompaggio dell’acqua, l’illuminazione della zona sinistrata, la rimozione del fango e dei detriti, la gestione della circolazione, la sorveglianza notturna nonché il trasporto aereo e voli di ricognizione.
Dopo la conclusione del “servizio d’appoggio in caso di catastrofe” dell’esercito, il Canton Vallese ha presentato una richiesta di proseguire le prestazioni legate alla rimozione dei detriti. Queste prestazioni vengono ora fornite in base all’Ordinanza concernente l’appoggio a favore di attività civili e di attività fuori del servizio mediante mezzi militari (OAAM), che consente di ricorrere a mezzi militari per questioni di importanza nazionale o di interesse pubblico.
La catastrofe di Blatten
Il villaggio vallesano di Blatten, nella Lötschental, era stato evacuato il 19 maggio. Quasi 300 persone hanno lasciato le loro case a causa dell’instabilità del Kleines Nesthorn. Nei giorni successivi smottamenti di dimensioni variabili sono finiti sul sottostante ghiacciaio Birch.
A causa dell’enorme peso del materiale franato, il ghiacciaio ha iniziato a muoversi verso valle a velocità sempre maggiore, fino a raggiungere i 10 metri al giorno. Alle 15:24 del 28 maggio il crollo: circa 9 milioni di metri cubi di materiale hanno sepolto Blatten, cancellandone il 90% e creando un lago artificiale sbarrando il fiume Lonza. La frana ha causato anche un morto: un 64enne allevatore di pecore.
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