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Repressione senza precedenti in Cina, denuncia Human Rights Watch

Nel suo rapporto annuale pubblicato mercoledì, l'organizzazione che si occupa della difesa dei diritti umani dedica un'attenzione particolare alla Cina, accusata di volere mettere a tacere il dissenso non solo all'interno dei suoi confini, ma di anche al di fuori.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 gennaio 2020 - 13:50
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 15.1.2020)
Manifestazione di protesta a Istanbul contro la repressione che la Cina conduce nello Xinjiang nei confronti degli uiguri. Keystone / Erdem Sahin

"Da tempo Pechino riduce al silenzio le voci critiche sul suo territorio", ha dichiarato il direttore esecutivo di Human Rights Watch (HRW) Kenneth Roth. "Oggi, però, il governo cinese cerca di estendere questa censura al resto del mondo", ha denunciato Roth presentando il Rapporto mondiale 2020Link esterno dell'organizzazione.

All'interno delle frontiere cinesi, il governo di Xi Jinping sta attuando "l'oppressione più brutale e generalizzata" che il paese abbia conosciuto da anni, si legge nel comunicato di HRW. La repressione è particolarmente forte nello Xinjiang e a Hong Kong la libertà è stata fortemente limitata. A preoccupare è anche l'uso massiccio della tecnologia, ad esempio l'intelligenza artificiale e l'analisi dei 'big data', che permette di spiare la vita privata dei cittadini.

Il governo cinese però non si limita come detto a cercare di controllare unicamente il suo territorio: "Utilizza sempre più la sua potenza economica e diplomatica per scoraggiare gli sforzi intrapresi all'estero al fine di rendere dei conti per la sua repressione", scrive HRW, lanciando un appello agli altri paesi affinché si uniscano per contrastare gli attacchi di Pechino al sistema internazionale di difesa dei diritti umani.

La Cina ha reagito alle accuse di HRW parlando di un rapporto "pieno di pregiudizi e menzogne". "Avete ignorato negli anni le informazioni fornite dal nostro governo, respingiamo completamente il rapporto", ha dichiarato Xing Jisheng, un diplomatico della missione cinese all'ONU.

Il rapporto di HRW non si concentra solo sulla Cina, ma passa al vaglio le innumerevoli minacce ai diritti umani nel mondo, ad esempio in Siria e Yemen, dove le forze governative di Damasco, ma anche della Russia e della coalizione a guida saudita, ignorano palesemente le regole internazionali stabilite per proteggere i civili, ha sottolineato Roth.

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