Brexit, May difende strenuamente il suo progetto
Indebolita dalle dimissioni in serie dei suoi ministri, la premier britannica Theresa May ha difeso giovedì con tutte le sue forze il suo progetto di divorzio dall'Unione Europea.
Credo con ogni fibra" del mio essere che l'intesa sulla Brexit raggiunta con Bruxelles sia "quella giusta". Lo ha dichiararo la premier britannica Theresa May parlando ai media da Downing Street. La premier Tory rivendica di aver negoziato "nell'interesse nazionale, non in un interesse di parte e sicuramente non nell'interesse delle mie ambizioni politiche", dice di capire le ragioni di chi si è dimesso, ma afferma di voler tirare dritto. L'accordo, assicura, onora il mandato referendario pro Brexit.
Theresa May intende andare avanti fino al voto del parlamento sull'intesa raggiunta con Bruxelles sulla Brexit. "Io ho fatto il mio dovere" portando avanti i negoziati - dichiara rispondendo a chi le dice di essere ormai al governo, ma non al potere -, più avanti "toccherà al Parlamento fare il suo" esaminando l'accordo in modo responsabile nell'interesse degli elettori e nel rispetto del mandato del referendum del 2016.
Ma oltre l'ostilità prevedibile dell'opposizione, May deve anche fare i conti con numerosi deputati del suo partito, cosa che rende un avallo del suo piano alquanto incerto. Alcuni conservatori stanno tentano di organizzare un voto di sfiducia nei suoi confronti.
La premier si è detta è pronta a raccogliere la sfida se una mozione di sfiducia verrà formalizzata. Lo ha affermato lei stessa rispondendo a una domanda al riguardo. "Sono pronta ad affrontarla", ha tagliato corto, aggiungendo più avanti di confidare che i deputati Tory possano valutare con attenzione il suo operato e la bozza d'intesa sulla Brexit da lei portata sul tavolo.
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