All'indomani dell'incidente che ha coinvolto un drone statunitense e un caccia russo, l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov ha dichiarato che la Russia non vuole lo "scontro" con gli Stati Uniti.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
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La missione di ricognizione del velivolo senza pilota MQ-9 sopra il Mar Nero è stata una provocazione, ha affermato l’ambasciatore. “Il drone stava volando con i transponder spenti ed è entrato nella zona dell’operazione militare speciale. Le informazioni sulla zona sono state rese pubbliche tramite canali internazionali. Noi, Russia, abbiamo avvertito tutti al riguardo. Penso che questa sia stata una vera e propria provocazione”, ha precisato ai giornalisti il diplomatico russo.
Il diplomatico ha quindi osservato che “per come la vediamo, gli aerei americani non dovrebbero trovarsi vicino al confine russo”. “Potete immaginare se un drone del genere apparisse improvvisamente vicino a New York o San Francisco?”, ha chiesto, anche se l’incidente è avvenuto nello spazio aereo internazionale.
“Potete immaginare – ha proseguito – la reazione della stampa statunitense, del Pentagono, a questo drone? Che tipo di drone era? Pensateci prima di convocarmi al Dipartimento di Stato. Era un drone multiuso, con capacità di attacco fino a 1700 kg di carico esplosivo”. “Ditemi come reagirebbe un Ministero della difesa di qualsiasi paese se la minaccia di un tale pericolo apparisse lungo i confini del suo paese?”, ha chiesto ancora.
“La Federazione Russa non è interessata allo scontro. La parte russa è interessata a relazioni pragmatiche con gli Stati Uniti nell’interesse sia del popolo russo che di quello americano”, ha concluso.
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