La televisione svizzera per l’Italia

Il Venezuela sempre più sull’orlo del baratro

Resta altissima la tensione in Venezuela, dove almeno 14 persone sono rimaste uccise negli scontri con la polizia dopo che mercoledì Juan Guaidò, presidente del Parlamento e tra i leader dell'opposizione, si è autoproclamato presidente ad interim.

Contenuto esterno

Gli appelli alla calma lanciati dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sembrano per ora essere caduti nel vuoto.

Da Davos, dove si trova per il Forum economico mondiale, Guterres ha chiesto alle parti di aprire un dialogo al fine di “evitare un’escalation che porterebbe a un conflitto” disastroso per la popolazione venezuelana e per la regione.

A Caracas, il presidente Nicolas Maduro ha denunciato un colpo di Stato dell’opposizione e annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti. “Trionferemo ancora una volta”, ha dichiarato Maduro.

Mercoledì, poche ore dopo che Guaidò, 35 anni, si era autoproclamato presidente ad interim, Donald Trump aveva espresso in un tweet il suo sostegno all’esponente dell’opposizione:

Contenuto esterno

La Russia ha dal canto suo definito “illegale” quanto sta avvenendo per cercare di scacciare Maduro. Il vice ministro degli esteri Sergei Ryabkov ha inoltre messo in guardia circa un eventuale intervento militare degli Stati Uniti, che avrebbe conseguenze “catastrofiche”.

Undici paesi dell’America Latina – tra cui Brasile, Colombia e Argentina – hanno invece riconosciuto la legittimità di Juan Guaidò come presidente del Venezuela e auspicato che questo segni l’inizio di “un processo di transizione democratica” a Caracas.

In una mozione, il Parlamento venezuelano (dove l’opposizione è in maggioranza) ha ritenuto che Maduro, rieletto l’estate scorsa dopo uno scrutinio boicottato dalle principali forze dell’opposizione, è un “usurpatore”.

Intanto nelle principali città del paese e in particolare nella capitale Caracas la tensione è alle stelle. Mercoledì centinaia di migliaia di venezuelani hanno manifestato per chiedere la partenza di Maduro. Le forze dell’ordine sono intervenute e negli scontri hanno perso la vita almeno 14 persone.

Da che parte starà l’esercito? L’analisi di Emiliano Guanella

Contenuto esterno

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR