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Verso il mezzo milione di vittime nel mondo

Tre lettini vuoti in un reparto d emergenza
Se in Europa i dati sono incoraggianti, non altrettanto nel resto del mondo. Keystone / Laurent Gillieron

Si sta avvicinando al mezzo milione il numero di decessi a causa del coronavirus nel mondo: stando agli ultimi dati raccolti dalla Johns Hopkins University, dall’inizio della pandemia sono morte 425'869 persone.

I contagi sono oltre 7’651’000. Gli Stati Uniti continuano a detenere il record (114’669), seguiti dal Brasile, i cui dati continuano a crescere a grande velocità (41’828) e dal Regno Unito (41’566). Il fulcro della pandemia si è ormai spostato dall’Europa all’America Latina, dove sono 1,5 milioni i casi confermati.

Il numero di morti in Svizzera si sta quanto a lui avvicinando ai 2’000 (sono 1’938 per la precisione stando all’università statunitense, mentre il bilancio ufficiale è di 1’677 decessi fino a giovedì).

Il Ticino, dopo una serie di giorni a doppio zero, ha registrato venerdì un contagio e un decesso, mentre nei Grigioni due persone sono risultate positive al virus e nessun nuovo decesso è stato segnalato.

Secondo il consigliere di stato Alain Berset, il sistema elvetico, con la sua costante ricerca del compromesso, ha permesso di gestire la crisi con la stessa efficacia dei sistemi centralizzati. Il consigliere federale ha inoltre lanciato un appello affinché vengano rivalorizzati gli impieghi di importanza sistemica, prevalentemente occupati da donne:

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Nuovi casi a Pechino

Undici quartieri residenziali a sud di Pechino sono stati confinati a causa dell’individuazione di un nuovo focolaio del coronavirus, apparso nel mercato di carne di Xinfadi, uno dei più grandi della città. Questo, come pure un mercato di frutti di mare vicino, è stato chiuso per permettere la raccolta di campioni al loro interno e la loro completa disinfezione.

Le autorità sanitarie hanno fatto sapere di aver recensito sette nuovi contagi, di cui sei sabato e di aver chiuso per questo motivo nuove scuole e giardini dell’infanzia presenti nella zona in questione.

Gli abitanti dei quartieri del distretto di Fengtai hanno ricevuto l’ordine di rimanere in casa. Il primo caso di COVID-19 a Pechino era stato annunciato giovedì, dopo due mesi senza. Si tratta di una persona che era stata al mercato in questione. I nuovi contagi fanno ora temere il ritorno dell’epidemia.

Aumentano i contagi in America Latina

Non mostra cedimenti la pandemia da coronavirus in America Latina: nelle ultime 24 ore i contagi sono aumentati di altri 49’019 casi raggiungendo quota 1’556’169, mentre il totale generale dei morti è arrivato a 75’661 (+2.115).

Gli occhi degli analisti continuano ad essere puntati sul Brasile, il paese ampiamente più colpito della regione. I suoi contagi sono ora 828’810 (+25.982) e i morti 41’828 (+909), con cui si posiziona come secondo al mondo in assoluto dietro agli Stati Uniti.

Seguono Perù (220’749 e 6’308), Cile (160’846 e 2’870), Messico (133’974 e 15’944), Ecuador (45’778 e 3’828), Colombia (46’858 e 1’545) e Argentina (27’373 e 772).

Ecco le ultime notizie nel servizio del telegiornale:

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