Stadio della Roma, nove arresti per corruzione
Il progetto di uno stadio per la Roma è congelato, dopo gli arresti di mercoledì nell'ambito di un'inchiesta per corruzione sulla nuova struttura sportiva. Il Dipartimento urbanistica del Comune ha inviato una lettera alla società costruttrice Eurnova per chiedere chiarimenti.
Dopo l'arresto del costruttore Luca Parnasi, a prendere le redini aziendali subentrerà probabilmente un curatore commissario. Si dovrà inoltre vagliare la legittimità di tutti gli atti dell'opera, procedura che, di fatto, congela tutto l'iter.
La bufera giudiziaria ha investito politici e imprenditori. Il Comune è ora in procinto di sondare, attraverso l'avvocatura, quali sono le strade percorribili per un progetto che sarebbe dovuto approdare nell'aula del Consiglio comunale entro fine luglio.
L'11 giugno era infatti scaduto il tempo per il recepimento delle osservazioni dei cittadini sulla variante urbanistica, cui seguono 30 giorni di tempo per gli uffici capitolini per esaminarle ed elaborare le controdeduzioni.
L'inchiesta della Procura di Roma, su una presunta corruzione nell'ambito della variante del progetto licenziato nel febbraio del 2017, conta 16 indagati e ha portato all'arresto di 9 persone.
Tra gli arrestati, oltre all'imprenditore Parnasi, anche il vicepresidente del Consiglio regionale Adriano Palozzi e il presidente di Acea, gestore della rete elettrica e dell'illuminazione pubblica di Roma.
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