Impennata nei contagi a Brescia, 901 in un giorno
Continua a salire il numero di nuovi contagi da coronavirus a Brescia, passati da 506 martedì a 901 mercoledì. Un anno dopo essere stata tra le province più colpite nella prima ondata di pandemia, ora è in assoluto la più colpita della Lombardia -complice la diffusione della variante inglese- con quasi un terzo dei casi della Regione. Seguono la città metropolitana di Milano (773), Monza e Brianza (274), Varese (273), Como (260) e Bergamo (207).
A livello regionale, sono in calo sia il rapporto di positività (dal 7% di martedì al 6,5% di mercoledì, con 3’310 contagi registrati su 50’268 tamponi effettuati) sia i ricoveri in terapia intensiva (-2, per un totale di 406). Negli altri reparti si contano invece 29 ricoveri in più (3’946). I decessi registrati mercoledì sono 38, per un totale di 28’184 morti in Lombardia dall’inizio della pandemia.
Un allarme arriva dai medici di Brescia: “indispensabili” le misure restrittive in città, secondo Ottavio di Stefano, presidente del Consiglio direttivo dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia, chiedendosi peraltro se non sia già troppo tardi. “Siamo stremati”, ha aggiunto. “Dobbiamo mantenere alta la guardia nei focolai dove si manifesta la presenza soprattutto con infezioni della variante inglese, bisogna intervenire chirurgicamente chiudendo, facendo i tamponi e vaccinando”.
Intanto, è stata istituita una zona cosiddetta “arancione rafforzata”, con chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per tutta la provincia e per altri nove comuni limitrofi
Nel reportage della RSI da Brescia, le voci del coordinatore del Piano regionale dei vaccini Guido Bertolaso e del direttore dell’Agenzia di tutela della salute di Brescia Claudio Sileo.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 24.02.2021)
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