Dopo Francia ed Italia anche il Ticino ha aperto le sue chiese alla comunità musulmana. L’appello lanciato dall’imam di Lugano Jelassi è stato raccolto oggi da diversi fedeli islamici che, al di fuori della funzione rituale, sono stati ospitati nella chiesa di Viganello a Lugano.
Un piccolo gesto che intende riaffermare i buoni rapporti tra le due comunità in Ticino e che è stato caldeggiato dallo stesso vescovo di Lugano Valerio Lazzeri.
Cristiani e islamici si sono trovati assieme contro le derive terroristiche che hanno insanguinato l’Europa, a un mese dalla barbara uccisione del parroco di Rouen per mano di due sedicenti affiliati all’ISIS. L’incontro si ripeterà in futuro in altri luoghi di culto, che potranno essere chiese cristiane o moschee in Ticino.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
“Preghiamo tutti insieme contro il terrorismo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uniti nella preghiera, nel rispetto reciproco delle diverse religioni. L’ Imam della moschea di Lugano invita i musulmani a recarsi nelle Chiese della Svizzera Italiana domenica prossima, come già successo recentemente in Francia ed in Italia. Un accorato appello per dire “no” al terrorismo, accolto favorevolmente dalla Diocesi di Lugano.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da oggi, venerdì 1° luglio, nel Canton Ticino è vietato nascondere il proprio viso in pubblico con burqa o niqab. Entra in vigore la Legge sulla dissimulazione del volto, votata dal popolo nel settembre del 2013. La polizia, chiamata a far rispettare questa norma che toccherà soprattutto le turiste, ha fatto sapere di voler usare…
Multa al padre che ha negato nuoto e campeggio alla figlia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una vicenda di mancata integrazione che aveva fatto molto discutere: Emir Tahirovic, cittadino bosniaco di St. Margrethen che si è rifiuto, per motivi religiosi, di mandare la figlia ai corsi di nuoto e in campeggio, è stato condannato a 100 aliquote giornaliere da 30 franchi e a una multa di mille franchi.
Il Consiglio centrale islamico svizzero sotto accusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La procura federale ha avviato un procedimento penale contro un membro di direzione del Consiglio centrale islamico svizzero per violazione della Legge federale che vieta Al-Qaida e lo Stato islamico. Il 24enne, tedesco, in ottobre era stato in Siria per girare una sorta di documentario nel quale diversi jihadisti di spicco illustrano le loro idee,…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.