La Russia "sospende" l'applicazione dello Start, l'ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa, perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere "una sconfitta strategica" a Mosca.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
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Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nel suo discorso sullo Stato della Nazione. “Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo”, ha sottolineato Putin.
Il presidente ha poi invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari. “Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta”.
“Raggiungeremo i nostri obiettivi”.
Vladimir Putin nell’atteso discorso all’Assemblea Federale ha ribadito come l’offensiva militare avviata ormai un anno fa in Ucraina sia stata lanciata per tutelare la sicurezza della Russia. Da Mosca, il presidente ha assicurato che “regoleremo passo a passo, con cura e metodo, ogni obiettivo”.
“Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro Paese e popolo. Su ciascuno di noi c’è una grandissima responsabilità per difendere il nostro Paese e liquidare la minaccia del regime neonazista”, ha detto Putin al Parlamento.
A suo dire, la Russia auspicava una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l’intervento militare, ma l’Occidente avrebbe giocato “con carte false” per ingannare Mosca, ha aggiunto il leader del Cremlino nel suo discorso sullo Stato della Nazione. “Più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale. L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia a una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia”.
Malgrado le difficoltà degli ultimi mesi, Putin si è detto determinato a proseguire la sua campagna militare.
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