Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, è possibile per alcuni oligarchi russi entrare in Svizzera nonostante i loro nomi si trovino nella blacklist della Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Fa discutere l’ingresso in Svizzera durante quest’ultimo anno di guerra di alcuni oligarchi russi i cui nomi si trovano nella lista delle persone sanzionate della Confederazione. L’ordinanza prevede un divieto di ingresso nel Paese, ma le persone interessate hanno potuto comunque farlo grazie alla Legge sugli stranieri.
Andrei Melnichenko, uno degli oligarchi russi più noti e più ricchi, che si trovava nella sala dove Vladimir Putin illustrava i suoi piani bellici un anno fa, è sottoposto alle sanzioni elvetiche, ma è anche in possesso di un permesso CCollegamento esterno, che gli permette – almeno in teoria – di entrare e uscire liberamente dalla Svizzera. A dirlo è la stessa Legge sugli stranieri, come spiega ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI il portavoce della Segreteria di Stato alla migrazione Samuel Wyss: “Le persone che hanno un permesso valido di residenza o domicilio possono entrare in Svizzera e soggiornarvi. Un ritiro di questo permesso motivato dalla sanzione non è previsto dalla Legge sugli stranieri e la loro integrazione”.
Contenuto esterno
A chi possiede questi documenti l’ingresso nella Confederazione è però permesso solo a patto che non arrivino transitando per lo spazio Schengen. Una situazione che cozza con il senso delle sanzioni, secondo l’avvocato Paolo Bernasconi, attivo in varie organizzazioni internazionali: “È contraddittorio. La Svizzera ha stilato un elenco di nomi nella lista di persone fisiche che rappresentano un pericolo per la sicurezza perché sono vicine a un regime che aggredisce un Paese sovrano violando le convenzioni internazionali”.
La Confederazione potrebbe dunque decidere di sospendere i permessi a chi si trova sulla blacklist: “Basta poter sostenere che ci sia un rischio per l’ordine pubblico svizzero. E in questo caso il rischio sussiste”, aggiunge Bernasconi. “È il nostro quadro legale”, conferma Wyss. “È importante dire che controlliamo in ogni singolo caso se la persona può effettivamente entrare nel nostro Paese anche se è in possesso del permesso”.
La presidente del Nazionale Maja Riniker è in Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
La presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker è arrivata lunedì in Ucraina per una visita di alcuni giorni.
I lavori della seconda canna del San Gottardo saranno più difficili e costosi del previsto
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori per la seconda canna della galleria stradale del San Gottardo saranno più difficili e più costosi sul lato sud. Per motivi geologici, invece di utilizzare la fresa meccanica, si dovrà infatti ricorrere all'esplosivo.
Valanghe, previsioni più accurate grazie a una simulazione in 3D
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un nuovo strumento di simulazione 3D sviluppato dal Politecnico di Zurigo consente una previsione molto più accurata delle valanghe.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli ambiti economici svizzeri trattengono il fiato, mentre si avvicina la data del 9 luglio, che porrà fine a una fase di negoziati durata 90 giorni fra Stati Uniti e partner commerciali sui dazi doganali.
Carenza alloggi, a Zurigo si consultano gli annunci funebri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per trovare un alloggio a Zurigo, alcune persone hanno adottato il metodo di consultare quotidianamente gli annunci funebri.
Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'associazione delle imprese attive nel commercio al dettaglio, ha presentato una denuncia contro TWINT, il sistema svizzero di pagamento mobile, alla Commissione della concorrenza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un uomo di 57 anni, cittadino svizzero, è stato accoltellato domenica a morte in un'abitazione a Luino da uno dei due figli adottivi.
La Svizzera vuole proteggere meglio gli aerodromi militari dalle spie
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il "ministro della difesa" Martin Pfister vuole proteggere meglio le basi aeree militari svizzere dalle attività di spionaggio.
Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministro della giustizia Beat Jans chiede il monitoraggio elettronico e un sistema d'allarme con cavigliere per gli autori di violenze contro donne.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Quella cripto start-up “russa” a Zugo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non tutti gli oligarchi sono sanzionati: Vladimir Potanin continua nel suo business indisturbato con progetti nelle valute digitali in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alcuni oligarchi russi, attivi sopratutto nel settore delle materie prime, non sono stati toccati dalle sanzioni poiché farlo arrecherebbe danni troppo importanti.
Case e stranieri, le regole in Ticino dopo il caso dell’oligarca
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quali sono gli obblighi per chi a case di vacanza in Svizzera? Un interrogativo sollevato dalla vicenda dell'oligarca Andrei Klishas a Brione.
Attacchi dagli USA, Berna indulgente con gli oligarchi russi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cassis chiama Blinken per esprimergli sorpresa e disappunto per i rimproveri della Commissione Helsinki sui rapporti Svizzera-Russia.
Mosca infuriata con Berna, “ci sarà una risposta adeguata” alle sanzioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per l'ambasciata russa a Berna è "deplorevole" la decisione del governo federale di allinearsi alle sanzioni UE.
Nuove sanzioni svizzere contro la Russia e i suoi oligarchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera segue l'Ue e si adegua al quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia e la Bielorussia. Emesse restrizioni di viaggio e sanzioni finanziarie contro oltre 200 persone.
Caccia ai beni degli oligarchi, Ucraina e USA premono su Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
Chiesto uno sforzo maggiore nella ricerca dei patrimoni nascosti nelle banche elvetiche riferibili ai russi colpiti dalle sanzioni internazionali.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.