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Parigi terrorizzata da tre squadre coordinate tra loro

Le precisazioni della Procura parigina sugli attentati che hanno insanguinato la capitale francese. Il premier Valls: "Siamo in guerra, ci saranno altri attacchi". Intanto il bilancio sale a 129 morti

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Nel tardo pomeriggio la Procura di Parigi ha contribuito a fare chiarezza su quanto avvenuto nella sera di venerdì nella capitale francese. A condurre gli attacchi terroristici sono state tre distinti gruppi, coordinati tra loro e sul terreno sono rimasti sette attentatori. Non è noto però se ci siano terroristi, che hanno preso parte alle stragi, in fuga.

In proposito testimoni riferiscono che hanno agito con assoluta lucidità e calma e, rispetto a precedenti attacchi terroristici, sorprende il livello di organizzazione dimostrato. Si tratta inoltre della prima volta che gli attentatori si fanno esplodere su suolo europeo. Al momento il bilancio delle vittime, secondo quanto ha precisato il procuratore della Repubblica di Parigi François Molins, è di 129 persone morte (89 nel solo teatro Bataclan) e 352 ferite, delle quali almeno 99 versano in gravi condizioni.

Arresti in Belgio

In relazione ai fatti di Parigi c’è inoltre da registrare che in Belgio gli inquirenti hanno proceduto ad alcuni fermi. Uno degli indagati si trovava nella capitale francese nelle ore precedenti. Si tratta di individui che hanno prestato supporto logistico o che hanno comunque agevolato l’attività degli attentatori, come nel caso del noleggiatore delle auto utilizzate dal commando.

Per il momento uno degli assalitori del teatro Bataclan è stato identificato ed ha precedenti per delitti comuni ma non è mai stato incarcerato. Pur essendo conosciuto dagli inquirenti per le sue idee estremiste non risulta che abbia avuto frequentazioni con ambienti jihadisti. Riguardo invece a uno dei tre kamikaze che si è fatto esplodere nei pressi dello Stade de France dove era in corso l’incontro Francia-Germania era in possesso di un passaporto siriano e non era noto ai servizi di informazione di Parigi. Secondo quanto riferito l’attentatore avrebbe cercato di entrare con un biglietto all’interno dello stadio e una volta scoperto dagli agenti si è fatto saltare in aria.

Valls: siamo in guerra

Sul piano politico ha preso la parola in serata il premier francese Manuel Valls, secondo cui il suo paese è in guerra e bisogna prepararsi ad altri attacchi. “Ma risponderemo colpo su colpo per distruggere l’Isis”, ha aggiunto il capo del governo che ha annunciato la prosecuzione delle operazioni in Siria.

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