C’è costernazione e incredulità a Parigi dopo gli attacchi terroristici che hanno insanguinato la metropoli a partire dalle 21 di ieri sera. Scuole e musei sono chiusi e la città è blindata. Per le strade si vede solo polizia mentre i comuni cittadini preferiscono restare in casa. Il bilancio delle vittime, 128 morti e centinaia di feriti (parecchie decine versano in gravi condizioni), è destinato fatalmente ad aggravarsi mentre sei degli otto assalitori, tutti morti, si sono fatti esplodere al grido “Allah è grande”.
Ma a colpire è soprattutto il racconto dei testimoni che ieri sera si trovavano nei pressi dei luoghi dove si sono svolti gli attentati. La ricostruzione e le interviste dalla capitale francese di Davide Mattei.
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