La televisione svizzera per l’Italia
sequestro

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

i cinefili hanno oggi un buon motivo per rallegrarsi: il leggendario Capitole a Losanna è tornato al suo antico splendore. Dopo tre anni di lavori il complesso audiovisivo, che ospita due sale da 900 posti complessivi della cineteca nazionale, è stato ampliato e ristrutturato, in attesa dell'inaugurazione ufficiale del 24 e 25 febbraio.

In occasione dei festeggiamenti sarà proiettato il capolavoro di Stanley Kubrick 2001 Odissea nello spazio in una versione 70 mm, copia dell'originale. In agenda ci sono già due retrospettive dedicate a Spike Lee e Jia Zhang-ke.

Gli interventi alla più grande sala cinematografica svizzera sono costati 21,6 milioni di franchi, coperti principalmente da Città, Cantone e Confederazione. Il Capitole è l'unico cinema del paese attrezzato per le proiezioni di pellicole ad alta definizione (formato 70 mm).

Buona lettura.

sequestro
© Keystone / Laurent Gillieron

Nella Confederazione c’è sconcerto e ci si interroga sul sequestro avvenuto ieri sera su un treno regionale nel canton Vaud, terminato con l’uccisione, da parte delle forze dell’ordine, di un cittadino straniero 32enne.

L’uomo, un richiedente asilo di nazionalità iraniano, ha minacciato con un’ascia e un coltello una quindicina di viaggiatrici e viaggiatori sul convoglio della linea Yverdon – Sainte-Croix e costretto il macchinista a fermarsi alla stazione di Essert-sous-Champvent. Alcuni passeggeri sono stati addirittura legati.

Sono quindi intervenuti circa 60 agenti, supportati da tiratori scelti della polizia ginevrina, che hanno isolato la zona. Le trattative con il sequestratore si sono protratte inutilmente per quasi quattro ore finché, intorno alle 22.45, è scattata l’operazione. L’assalto è stato preceduto da alcune esplosioni diversive: il rapitore ha reagito brandendo l’ascia e un agente lo ha colpito mortalmente.

Il portavoce della polizia vodese ha spiegato che l’agente ha sparato a fini di autodifesa e per proteggere gli ostaggi. Secondo quanto emerge dalle prime battute dell’inchiesta, sembra escluso un movente terroristico nel gesto compiuto dal 32enne.

Aumentano i viaggiatori privi di biglietto
Aumentano i viaggiatori privi di biglietto Keystone / Regina Kuehne

Perdite fino a 100 milioni di franchi (106 milioni di euro): a tanto ammontano i mancati guadagni causati dalle persone che viaggiano senza un biglietto valido su bus e treni in Svizzera.

L’allarme è stato lanciato da Alliance SwissPass, l’organizzazione che integra le aziende di trasporto pubblico, secondo cui è in costante crescita il numero di “clandestini” sui vari vettori. Nel 2023 la loro quota è salita del 3,6% e sono ormai 850’000 le iscrizioni nell’apposito registro delle e degli utenti sorpresi dai controllori senza un regolare titolo di trasporto.

Le imprese stanno riflettendo sui possibili interventi per circoscrivere un fenomeno che ha un oggettivo impatto finanziario negativo. Per il momento sembra prevalere un approccio favorevole alla sensibilizzazione dell’utenza, piuttosto che l’intensificazione dei controlli a bordo.

Va aggiunto però che non mancano le critiche, condivise in parte anche dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT), verso l’atteggiamento spesso intransigente e severo dei controllori, che non esitano a infliggere pesanti sanzioni per ritardi di pochi secondi nell’acquisto dei titoli di trasporto con i nuovi dispositivi digitali.

banconote
© Keystone / Ti-press / Alessandro Crinari

Il Covid-19, nonostante i lutti e i disastri provocati a livello mondiale, ha avuto almeno un effetto positivo in Svizzera: ha contribuito ad attenuare, perlomeno momentaneamente, le disuguaglianze nella popolazione.

Dai dati riferiti dall’Amministrazione federale delle contribuzioni emerge chiaramente che nel 2020, anno in cui ha fatto la sua comparsa in Europa la pandemia, si è interrotta la tendenza pluriennale alla divaricazione degli squilibri sociali.

Ma c’è di più: le e i contribuenti meno agiati non risultano essersi impoveriti, come temuto, in seguito alla contrazione dei redditi (disoccupazione, lavoro ridotto) mentre quelli più facoltosi non hanno visto lievitare significativamente le loro ricchezze.

Ciò non toglie che anche nella Confederazione resti ampio il divario sociale. Dalle dichiarazioni dei patrimoni, che nel sistema tributario elvetico sono soggetti a tassazione, inoltrate al fisco, risulta che nel 2020 l’1% delle e dei contribuenti più ricchi (patrimoni netti di almeno 4,6 milioni di franchi) detenevano il 44,8% della ricchezza imponibile, mentre il 10% più benestante (675’000 franchi) addirittura il 77,8% dei beni. 

studenti
Keystone / Walter Bieri

Mentre Berna sta compiendo significativi passi di avvicinamento all’UE, con cui si appresta a tornare al tavolo delle trattative per regolare le materie di interesse comune, le e i giovani svizzeri restano esclusi dal programma europeo di mobilità studentesca Erasmus.

Oggi decine di organizzazioni studentesche hanno dimostrato sulla Piazza federale a Berna, inscenando una miriade di “fidanzamenti” simbolici, per chiedere un’iniziativa decisa sul tema da parte del Governo, che finora è rimasto piuttosto silente.

In particolare si sollecita il Consiglio federale a inviare un segnale chiaro a Bruxelles per far avanzare i negoziati su questo punto e a presentare a breve un messaggio alle Camere sul finanziamento del progetto Erasmus+.

La partecipazione ai programmi di scambio, ha in proposito evidenziato la Federazione Svizzera delle Associazioni Giovanili (FSAG), svolge un ruolo decisivo nello sviluppo delle competenze interculturali, professionali e personali.

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