La televisione svizzera per l’Italia
Buoni voti per il sistema scolastico svizzero dall edizione 2022 dell indagine PISA.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

vi abbiamo raccontato ieri di come l'inflazione in Svizzera nel mese di novembre abbia segnato un piccolo, ma rilevante miglioramento. Oggi il Corriere del Ticino ha pubblicato un'analisi interessante sul tema, intervistando l’economista dell'Ufficio di statistica del Canton Ticino (USTAT) Eric Stephani. L'esperto fa notare un dato cruciale, a proposito del costo della vita nel Paese, che riguarda il prezzo del carburante. Ci ricorda Stephani, che dal 2020 è aumentato del +31,6%. Come consumatrice e come cittadina, mi sento un po' presa in giro. Perché stiamo lì a preoccuparci per incrementi ben più moderati di questo o quel bene, e intanto ci sono grandi numeri che non finiscono in prima pagina. "E io pago!", diceva Totò nel 1950, nel film "47 morto che parla". Occhio agli scontrini, e buona lettura con le notizie della giornata dalla repubblica alpina.

Le bandiere italiana e svizzera al Museo delle Dogane di Gandria, in Ticino.
Le bandiere italiana e svizzera al Museo delle Dogane di Gandria, in Ticino. Keystone / Elia Bianchi

L’Ambasciata italiana in Svizzera ha organizzato un incontro a Berna con una pletora di organizzazioni e di figure diplomatiche e politiche legate all’italianità.

La notizia l’ha data un comunicato stampa diffuso dalla sede diplomatica italiana nella Confederazione. Su iniziativa dell’ambasciata, si è tenuto ieri a Berna un incontro con personale diplomatico, deputati italiani e associazioni dell’italianità in Svizzera.

Non sono mancati i temi di cui parlare. Dai trasporti ferroviari e autostradali, agli accordi sul telelavoro dei frontalieri, fino all’annosa questione della promozione e della tutela della lingua italiana nella Confederazione. Lingua nazionale sì, ma quanto protetta?

Secondo il comunicato, all’affollato tavolo si sarebbe parlato anche di temi spinosi, come le contrattazioni con l’Unione Europea e i molti dossier aperti fra i due Paesi.  

Buoni voti per il sistema scolastico svizzero dall edizione 2022 dell indagine PISA.
Buoni voti per il sistema scolastico svizzero dall’edizione 2023 dell’indagine PISA. © Keystone / Ennio Leanza

L’indagine PISA 2022 sulle competenze della gioventù di 81 Paesi: buoni i risultati della Svizzera e in particolare del suo cantone meridionale, preoccupanti quelli dell’Italia.

Sono stati presentati oggi i risultati dell’indagine internazionale PISA, il programma che ogni tre anni fa le pulci alle competenze scolastiche di quindicenni in 81 Paesi. PISA le misura in tre materie: matematica, letteratura (intesa come comprensione dello scritto) e scienze. Per il 2022, era stato designato come ambito principale la matematica.

Il rapporto sottolinea che in confronto a dieci anni fa, si registra un calo significativo nelle competenze di studenti e studentesse. Singapore emerge come leader mondiale in tutte le discipline, l’Italia si posiziona al trentesimo posto in matematica, al ventesimo in lettura, e al trentatreesimo in scienze. La Svizzera è uno dei 18 Paesi con risultati nettamente al di sopra della media in tutti e tre i campi di competenze.

Nel rapporto analitico si sottolinea che ai buoni voti di studenti e studentesse svizzere forse possa avere contribuito il fatto che il Paese non abbia avuto lunghe chiusure delle scuole nel 2020-2021. Le restrizioni pandemiche avrebbero invece inciso negativamente sulla situazione di Italia e Germania, che portano a casa un evidente peggioramento.

12 ottobre 2023, personale sanitario in protesta a Ginevra.
12 ottobre 2023, personale sanitario in protesta a Ginevra. © Keystone / Martial Trezzini

Mentre a Varese si assumono infermieri e infermiere dal Sud America, in Italia è in sciopero il corpo medico e in Svizzera escono i risultati sconcertanti di un sondaggio fra chi studia medicina.

A livello globale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel settore della salute manchino all’appello ben 15 milioni di lavoratori e lavoratrici. Il problema tocca da vicino sia l’Italia, che la Svizzera, e in entrambi i Paesi la situazione sembrerebbe in costante peggioramento.

A Varese, si è deciso di assumere infermieri e infermiere dal Sud America. Avete letto bene, forza lavoro importata addirittura da un altro continente, e neanche uno che sia vicino all’Europa. Mentre in Italia è in corso in queste ore uno sciopero inedito del personale medico.

In Svizzera, intanto, sono stati pubblicati i risultati di un sondaggio fra oltre 2’000 studenti e studentesse di medicina. Il 34% pensa di abbandonare la professione dopo la prima esperienza pratica in ospedale. I dubbi derivano principalmente dalle preoccupazioni per le condizioni di lavoro.

Il giardino del Museo Gianadda di Martigny.
Il giardino del Museo Gianadda di Martigny. Keystone / Andree-noelle Pot

Addio a Léonard Gianadda, il mecenate che ha dato vita a uno dei musei svizzeri più prestigiosi di sempre. Collezionista, giornalista e imprenditore, ha affidato la sua eredità ad una Fondazione.

Aveva 88 anni, e da qualche anno problemi importanti di salute. La scomparsa di Léonard Gianadda lascia un vuoto nel panorama culturale elvetico. Il museo da lui fondatoCollegamento esterno e dedicato alla memoria del fratello Pierre, morto trentenne in un incidente, ospita opere internazionali di altissimo livello.

Léonard, nella sua lunga vita, si è distinto per l’iperattivismo. Di padre vallesano e madre italiana, si è laureato in ingegneria civile al Politecnico federale di Losanna e durante gli studi ha lavorato come giornalista. Alla fine degli anni Cinquanta, è stato il primo corrispondente dal Vallese della Televisione di servizio pubblico di lingua francese, che allora si chiamava TSR.

Léonard Gianadda ha portato in Svizzera le opere di nomi celebri dell’arte mondiale come Picasso, Van Gogh e Rodin, e un numero infinito di sculture e dipinti di grande valore che incredibilmente riusciva a farsi prestare dai grandi musei del pianeta.

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