
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
anche se oggi è decisamente una giornata autunnale, uggiosa, umida con qualche precipitazione sparsa, quello che ci apprestiamo a finire è stato il secondo ottobre più caldo in Svizzera dall’inizio delle misurazioni nel 1864. Lo dice MeteoSvizzera.
In particolare, la prima metà del mese è stata estremamente mite e contraddistinta dal bel tempo. Secondo MeteoSvizzera l’ottobre 2023 ha raggiunto una temperatura media nazionale di 9,8 gradi. Il record è tuttavia rimasto quello del 2022 (10,4 gradi). A Lugano, in particolare, le temperature sono state di 2,8 gradi sopra la norma.
Non so voi ma io comincio ad avere nostalgia del bel tempo.

Il consigliere nazionale friburghese, l’ecologista Gerhard Andrey, si candida per un seggio in Consiglio federale.
I Verdi, nonostante siano tra le formazioni che hanno perso nelle recenti elezioni federali, sabato hanno deciso di presentare una candidatura per il Consiglio federale. L’obiettivo è di attaccare uno dei due seggi del Partito liberale radicale. Gerhard Andrey è il primo rappresentante ecologista a rivelare le sue ambizioni.
Il 47ennne friburghese, imprenditore e perfettamente bilingue, è entrato in Consiglio nazionale nel 2019, quale primo rappresentante ecologista friburghese della storia alla Camera del popolo. Andrey è membro della Commissione delle finanze e di quella della politica di sicurezza. Fa inoltre parte del Gruppo-IT, che è l’organo di riferimento dei parlamentari per questioni concernenti l’utilizzo e l’evoluzione dei sistemi informatici dell’Assemblea federale.
Alle recenti elezioni federali, Andrey – originario della Gruyère, ma cresciuto nella Sense, distretto germanofono del canton Friburgo – ha avuto fortune alterne: è stato agevolmente rieletto in Consiglio nazionale, mentre al Consiglio degli Stati non è riuscito a battere nella gara interna alla sinistra la socialista Alizée Rey e si è ritirato dalla corsa per il ballottaggio.
- La notizia la trovate sul portale della RSICollegamento esterno
- I Verdi putano al Consiglio federale. Così intitola il Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- I risultati delle elezioni federali su swissinfo.ch e otto cose da ritenere delle elezioni federali 2023.
- I partiti ecologisti perdono presa anche nella Quinta Svizzera. Un contributo delle colleghe Eichenberger e Turuban su swissinfo.ch.

La Confederazione ha sottoscritto un contratto con gli Stati Uniti per l’acquisto del più recente tipo di missile Patriot.
Per l’acquisto di nuovi missili a lunga gittata destinati al sistema di difesa terra-aria Patriot, la Confederazione investirà 300 milioni di franchi. Lo ha reso noto oggi armasuisse. L’accordo era stato approvato dal Parlamento con il messaggio sull’esercito 2023. Gli ordigni guidati di tipo PAC-3 MSE, del produttore americano Lockheed Martin, saranno inviati in Svizzera nel 2028 e nel 2029.
L’esercito in precedenza ha già acquistato il sistema missilistico Patriot, la cui consegna è prevista a partire dal 2026, mentre è già in corso l’acquisto di altri ordigni di tipo PAC-2 GEM-T destinati in primo luogo alla difesa contro velivoli, droni e missili da crociera. Il PAC-3 MSE è invece il più recente tipo di missile Patriot e viene impiegato soprattutto per la difesa contro testate a corto raggio in avvicinamento.
I nuovi ordigni, così come il nuovo aereo da combattimento F-35A, rientrano nel programma Air2030. Il contratto è stato concluso con il governo degli Stati Uniti perché la Svizzera acquista gli ordigni guidati tramite il programma “Foreign Military Sales” (FMS).
- armasuisse firma un contratto da 300 milioni: ticinonewsCollegamento esterno sottolinea l’investimento della Confederazione.
- Il comunicatoCollegamento esterno del governo elvetico e il programma Air2030Collegamento esterno.
- Cosa sono i PAC-3 MSE? La rispostaCollegamento esterno sul sito del suo fabbricante.

Swisscom vuole raccogliere fondi per 50 miliardi di franchi da investire nelle start-up del settore tecnologico.
Il CEO di Swisscom Christoph Aeschlimann in un’intervista su Le Temps ha utilizzato un paragone facilmente comprensibile agli svizzeri e svizzere per spiegare cosa intende promuovere: “idealmente, dovremmo costruire le Nestlé nel mondo dell’IT“. L’obiettivo è quello di investire in start-up legate al mondo della ricerca, con un successivo aspetto commerciale, con la creazione di 100’000 nuovi posti di lavoro.
Secondo Christoph Aeschlimann entro i prossimi dieci-quindici anni la Svizzera deve essere all’avanguardia nei settori della tecnologia digitale, dell’intelligenza artificiale e dell’energia solare. Per trovare i 50 miliardi l’amministratore delegato di Swisscom vuole incoraggiare gli investitori istituzionali svizzeri, perché attualmente oltre l’80% dei fondi destinati alle start-up proviene da investitori stranieri.
Oggi in Svizzera ci sono circa 2’500 start-up che impiegano 30’000 persone e hanno un valore di oltre 70 miliardi di franchi. Sono finanziate da capitale di rischio per un importo medio di 2,5 miliardi di franchi all’anno. Aeschlimann vuole creare una fondazione. “Diverse società quotate in borsa hanno già dato il via libera per unirsi a noi”, ha dichiarato il CEO, che vuole anche attirare “PMI, persone facoltose, banche e attori governativi”.
- L’intervista a Aeschlimann su Le TempsCollegamento esterno (in francese e a pagamento)
- 50 miliardi di franchi per le start-up: l’articolo su tvsvizzera.it.
- Piccole imprese, grandi innovazioni: le start-up svizzere. Un approfondimento del collega Armando Mombelli su swissinfo.ch.

La pubblicità per la neutralità climatica è ingannevole. Lo dice la Commissione svizzera per la lealtà.
Secondo la Fondazione svizzerotedesca per la protezione dei consumatori e delle consumatrici (SKS) finché non esistono metodi definitivi e generalmente accettati per misurare la sostenibilità o per garantirne l’attuazione, i messaggi di marketing cosiddetti “verdi” ingannano i consumatori: slogan come “CO2-neutro”, “climaticamente neutro” o “climaticamente positivo” sono quindi ingannevoli nonostante l’etichetta.
La Fondazione svizzerotedesca per la protezione dei consumatori cita due decisioni della Commissione svizzera per la lealtà, organo indipendente che vigilia sulla pubblicità, secondo le quali la pubblicità per la neutralità climatica è scorretta. Si tratta di un’azienda produttrice di gasolio per riscaldamento e di un produttore di alimenti per neonati. Se le aziende non adeguano la loro pubblicità, la Segreteria di Stato dell’economia dovrà prendere provvedimenti nei loro confronti, sostiene SKS.
L’azienda produttrice di gasolio per riscaldamento non dovrebbe più affermare che il suo gasolio è neutro per il clima prima di aver presentato una prova completa. Il produttore di alimenti per bebè ha invece fatto pubblicità con lo slogan “i nostri vasetti sono positivi per il clima”. Anche in questo caso, in assenza di informazioni e prove concrete, la Commissione raccomanda a questa azienda di astenersi dall’utilizzare questo slogan.
- Climaticamente neutro? Una pubblicità per ora sleale su tvsvizzera.it.
- Pubblicità leale nella comunicazione commerciale: la Commissione svizzera per la lealtàCollegamento esterno.
- Il caso della FIFA e il greenwashing su Qatar 2022. Un contributo della RSICollegamento esterno.

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