L'operatore di telecomunicazioni Swisscom intende lanciare nei prossimi mesi un'iniziativa per raccogliere 50 miliardi di franchi svizzeri entro il 2030 e creare 100'000 posti di lavoro nel settore tecnologico nella Confederazione.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone--ATS
“Idealmente, dovremmo far nascere delle aziende equivalenti a Nestlé nel settore dell’informatica”, afferma in un’intervista al quotidiano Le Temps l’amministratore delegato di Swisscom, Christoph Aeschlimann.
L’obiettivo di Swisscom è di “investire in start-up legate al mondo della ricerca, che possano poi sviluppare un lato commerciale”. Dalla tecnologia digitale all’intelligenza artificiale, passando dall’energia solare alla depurazione delle acque: i campi in cui l’azienda di telecomunicazioni controllata dalla Confederazione intende investire sono diversi.
Questa ambizione “faraonica” – spiega Aeschlimann – consiste nell'”incoraggiare l’impegno degli investitori istituzionali svizzeri, come i fondi pensione, i gestori patrimoniali e le grandi imprese”, mentre attualmente oltre l’80% dei fondi destinati alle start-up proviene da investitori di origine straniera.
Il Paese ha “circa 2’500 start-up che impiegano 30’000 persone in Svizzera e che hanno un valore di oltre 70 miliardi di franchi. Esse sono finanziate da capitale di rischio per un importo medio di 2,5 miliardi di franchi all’anno”. Swisscom spera di “raddoppiare questo importo portandolo a 5 miliardi all’anno, ossia 50 miliardi in dieci anni entro il 2030”.
Il numero uno delle telecomunicazioni svizzere vuole creare una fondazione. “Diverse società dello Swiss Market Index [l’indice borsistico che raggruppa le 20 società svizzere più importanti, ndr] hanno già accettato di unirsi a noi”, ha dichiarato il CEO, che vuole anche attirare “piccole e medie imprese, persone facoltose, banche e attori governativi”. La quota per far parte della fondazione è di un milione di franchi svizzeri. Si cercano tra i quindici e i venti membri.
“Swisscom, dal canto suo, ha investito denaro proprio in una quarantina di start-up svizzere, che hanno creato più di 2’500 posti di lavoro ad alto valore aggiunto nel settore dell’alta tecnologia, la maggior parte dei quali in collaborazione diretta con i laboratori di ricerca accademici”, ha spiegato colui che è alla testa di Swisscom da giugno 2022.
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