
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
non ci sono più le mezze stagioni. Mi sembrava giusto iniziare questo bollettino con un luogo comune, ma che viene confermato dalle immagini di cime innevate che in queste ore stanno circolando sui social.
Se ne sono accorti anche due escursionisti spagnoli che erano impegnati nel giro del Grand Combin, tra Italia e Svizzera. I due sventurati non si aspettavano forse che lo zero termico scendesse dai 5'000 metri di quota della scorsa settimana ai 2'600-3'000 di queste ultime ore. Sta di fatto che il Soccorso alpino valdostano li ha recuperati a quota 2'500, sotto il Col Durand, in stato d'ipotermia. La montagna, ancora una volta, ha dimostrato che affrontarla non è sempre un gioco da ragazzi e che la preparazione è fondamentale.
Ora, però, vi lascio alla lettura delle notizie del giorno.

Il finesettimana (e anche la giornata odierna, a dire il vero), è stato caratterizzato da forti precipitazioni in tutta la Svizzera (soprattutto in Ticino e nell’est della Confederazione) che hanno causato non pochi disagi.
Una grandinata ha colpito venerdì sera la regione del Locarnese, nel Canton Ticino, causando danni per centinaia di migliaia di franchi: i chicchi di grandine, che hanno raggiunto i 5-6 centimetri di diametro, hanno danneggiato decine di auto, tetti, finestre e coltivazioni in pochi minuti.
Le forti piogge hanno inoltre causato l’ingrossamento dei fiumi in tutto il Paese: il Reno è già straripato oggi tra Diepoldsau (Canton San Gallo) e il Lago di Costanza e il rischio è che lo stesso avvenga anche altrove lungo il suo percorso. Secondo SRF Meteo, il problema è dovuto al fatto che il limite delle nevicate è rimasto inizialmente al di sopra dei 3’000 metri: quasi tutte le precipitazioni del fine settimana sono state di tipo piovoso e si sono riversate nei fiumi.
La neve però è arrivata: il limite delle nevicate è sceso a 2’000 metri e diversi passi alpini sono stati chiusi fino a nuovo avviso. Su San Gottardo, Novena, Furka, Susten, Grimsel e Sempione non si può attualmente circolare e una nuova valutazione sarà fatta martedì mattina.
- L’esondazione del Reno su TVS Tvsvizzera.it.
- La grandinata in Ticino, “Un evento eccezionale”Collegamento esterno.
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “È come se non avessimo fatto nulla per il clima”.

Come da tradizione ogni sei anni, un anno dopo la Festa federale, i campioni di lotta svizzera e di lancio della pietra si sono esibiti a Interlaken, nel canton Berna.
In questa occasione è stato stabilito anche un nuovo record di lancio della pietra di Unspunnen: la pesante roccia, che pesa 83,5 chilogrammi, è stata lanciata a 3,98 metri di distanza dall’atleta Urs Hutmacher. La pietra usata non è quella originale, che è stata rubata una prima volta nel 1985 dal gruppo autonomista giurassiano “Bélier”. Successivamente recuperata, è di nuovo sparita nel 2005, ma, nonostante gli appelli, non è mai più stata restituita.
L’altra disciplina in concorso, la lotta svizzera, è stata vinta dal 25enne turgoviese Samuel Giger. Quella di Unspunnen è attualmente la seconda manifestazione più importante per questa disciplina, dopo la Festa federale di Lotta svizzera. È anche l’evento più antico, poiché la sua prima edizione si è tenuta nel 1805.
Fino al 2006 la gara si teneva nei pressi delle rovine del castello di UnspunnenCollegamento esterno, ma a causa del crescente seguito nel 2011 è stata spostata di pochi chilometri, a Interlaken, dove nel 2019 è stata edificata anche un’arena da 15’000 posti.
- La notizia su TVS Tvsvizzera.it.
- Il sitoCollegamento esterno della manifestazione.
- La storia della Pietra di Unspunnen in questo articolo del mio collega Daniele Mariani.

La democrazia, in Svizzera, è un diritto non solo fondamentale, ma che viene sfruttato al massimo. Quante volte vi è capitato di dover rispondere ad amici e conoscenti che non possiedono il passaporto rossocrociato: “Ma davvero avete votato X volte quest’anno?” oppure “Ma davvero avete votato sulle corna delle mucche?” (per citare un solo esempio).
Se però gli appuntamenti alle urne (per modo di dire, visto che sempre di più si ricorre al voto per corrispondenza) vi creano sempre un senso di ansia, ci pensa SWI Swissinfo ad aiutarvi a districarvi in questo mondo di elezioni, votazioni, partiti.
“Diventa esperto/a di democrazia in 4 settimane”: è questa la promessa della newsletter creata ad hoc per chi vuole sapere chi ha diritto di voto in Svizzera, quali sono le ideologie dei vari partiti, come si applica nella vita di tutti i giorni quello che viene accettato (o respinto) alle urne o ancora per capire in che modo la democrazia elvetica si distingue da quella degli altri Paesi.
Si tratta di una newsletter interattiva che permette alle lettrici e ai lettori di porre domande, di discutere con altre e altri utenti e di condividere la propria opinione. In vista dell’appuntamento elettorale del prossimo 22 ottobre, un ripasso che può essere molto utile.
- Tutte le informazioni su questa pagina.
- Democrazia svizzera: interagite con noi!
- La pagina di SWI Swissinfo.ch dedicata alle elezioni federali 2023.

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