La televisione svizzera per l’Italia
tronco di albero con segno bianco-rosso-bianco dipinto a indicare un sentiero

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

il nido era stato avvistato qualche giorno fa e la notizia era circolata sui media e sui social. Per la prima volta in 400 anni l'ibis eremita è tornato a nidificare in Svizzera. E ora, il lieto evento: le uova deposte da mamma Rupert e fecondate da papà Enea si sono schiuse a Rümlang, nel canton Zurigo e in Svizzera ci sono dunque due pulcini di una specie che era scomparsa dall'Europa centrale a causa della caccia eccessiva - la loro carne è infatti considerata una prelibatezza. 

Se volete osservare in diretta queste creature, potete farlo grazie a questo livestream dal nido. Se invece volete leggere le altre notizie della giornata, le trovate qui sotto.  

Buona lettura! 

new york immersa in coltre di fumo arancione
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Le particelle provenienti dagli incendi divampati nelle scorse settimane nei boschi del Québec (Canada) stanno per raggiungere la Svizzera. A dirlo è MeteoSvizzera, che però rassicura: non ci saranno impatti significativi sulla qualità dell’aria. 

I meteorologi e le meteorologhe si aspettano un cielo leggermente più opaco verso sera e probabilmente un sole tinto leggermente di rosso al tramonto. Concentrazioni di particelle di fumo provenienti dagli incendi hanno attraversato l’Oceano Atlantico e lunedì hanno raggiunto la costa occidentale dell’Europa, sorvolando i cieli del Portogallo e della Spagna, spiega l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera sul proprio blog. Queste particelle continueranno a spostarsi verso est nei prossimi giorni, per poi disperdersi nell’aria. 

Gli aerosol raggiungeranno quindi anche la Svizzera ma “in forma più attenuata” rispetto a quanto avviene attualmente sulla costa ovest del continente, il che significa che lo “spessore ottico” sarà inferiore, sottolinea l’istituto. Inoltre, la formazione di rovesci e temporali previsti a partire da giovedì favorirà il dileguarsi delle particelle, riducendo probabilmente la concentrazione di aerosol nell’atmosfera. 

Gli effetti meteorologici, insomma, non sono in alcun modo paragonabili a quelli osservati a New York, aggiunge MeteoSvizzera. Immagini giunte dalla Grande Mela qualche settimana fa mostravano infatti la metropoli immersa in una fitta nebbia arancione, che faceva pensare a una scena del film Blade Runner. 

adrian lobsinger, mister dati
© Keystone / Christian Beutler

L’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza ha fortemente criticato il Consiglio federale per aver impedito, mediante la legislazione d’urgenza, l’accesso ai documenti ufficiali relativi alla recente acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. 

Questa deroga alla legge sulla trasparenza è problematica agli occhi di Adrian Lobsiger che, presentando martedì il rapporto d’attività per il 2022/23, ha ricordato che il Governo è recidivo poiché, appoggiandosi sempre al diritto di necessità, aveva già impedito la visione di documenti interni durante la pandemia e nel caso del salvataggio di Axpo. Secondo Lobsiger, si tratta di decisioni opinabili, poiché sono in gioco miliardi di franchi di denaro pubblico.  

Mister Dati, inoltre, a partire dal prossimo primo settembre disporrà di nuovi strumenti per intensificare le attività di sorveglianza e garantire una maggiore protezione della sfera privata , grazie all’entrata in vigore della revisione della legge sulla protezione dei dati. 

I problemi riscontrati di recente dalla piattaforma mesvaccins.ch e dal registro delle donazioni di organi di Swisstranplant dimostrano che le regole inserite nella nuova legge sono più che mai necessarie, ha detto Lobsiger. D’ora in poi, quando il trattamento dei dati potrà comportare un rischio elevato per la personalità o i diritti fondamentali dell’interessato, il responsabile dell’operazione dovrà effettuare un esame d’impatto. Dal canto suo, Mister Dati prenderà visione dell’analisi ed emetterà un parere entro due mesi. Potrà inoltre infliggere multe per il mancato rispetto degli obblighi di informazione e collaborazione, nonché per le violazioni intenzionali dell’obbligo di diligenza, in particolare in caso di trasferimento di dati personali all’estero. 

rolls royce bianca
© Keystone / Christian Beutler

La ricchezza globale diminuisce per la prima volta in dieci  anni a causa del crollo dei mercati finanziari. Cresce, invece, quella svizzera. Nella Confederazione, che resta il maggior gestore di fondi stranieri, la ricchezza globale è infatti cresciuta del 2,5%, secondo l’ultimo Global Wealth Report pubblicato martedì dal Boston Consulting Group (BCG). 

Nel 2022 le banche svizzere hanno gestito 2,4 trilioni di dollari (2,1 trilioni di franchi svizzeri, ovvero 2’100’000’000’000 franchi) di beni appartenenti a ricchissimi stranieri e straniere. Hong Kong rimane il rivale più vicino alla Confederazione per quanto riguarda i patrimoni esteri gestiti (2’200 miliardi di dollari), ma ancora non la supera, come invece aveva previsto BCG, che ora ritiene che questo succederà entro la fine del 2025.  

La ricchezza netta della Svizzera è aumentata del 2,5%, raggiungendo i 5’400 miliardi di dollari, facendone il 14° Paese più ricco al mondo se si misura il patrimonio netto (quindi non pro-capite) dei suoi cittadini e cittadine più abbienti.  

Nonostante questo aumento, nella Confederazione il numero dei Paperon de’ Paperoni è diminuito. Di questo ristretto gruppo fanno parte 740 persone che hanno un patrimonio di almeno 100 milioni di dollari (-3% rispetto all’anno precedente) e che possiedono un quinto della ricchezza finanziaria del Paese. Inoltre, in Svizzera ci sono più di 580’000 persone con un patrimonio finanziario superiore a 1 milione di dollari.  

tronco di albero con segno bianco-rosso-bianco dipinto a indicare un sentiero
© Keystone / Christian Beutler

Svizzere e svizzeri amano l’escursionismo in montagna, per il quale c’è stato un vero e proprio boom nel corso della pandemia e dei diversi lockdown che rendevano difficile viaggiare fuori dai confini nazionali. Durante queste camminate, però, capita spesso di sopravvalutare le proprie capacità e questo può avere conseguenze fatali. I dati pubblicati oggi dall’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) rilevano che in media, ogni anno, 42 persone in Svizzera perdono la vita esercitando questo genere di attività. 

Secondo l’UPI, il 58% della popolazione elvetica pratica l’escursionismo in montagna. Di conseguenza, il numero dei sinistri è aumentato, portando gli infortuni a un totale di 37’000 all’anno. Ciò è da ricondurre al fatto che molte persone non si rendono conto che il trekking non è paragonabile ad “una semplice passeggiata”, avverte l’Ufficio in una nota.  

Diversi studi e sondaggi mostrano che molti escursionisti ed escursioniste non dispongono di una preparazione sufficiente alla pratica di questa attività. Chi desidera affrontare un sentiero di montagna debitamente marcato “in bianco-rosso-bianco deve avere una buona condizione fisica, un passo sicuro e non soffrire di vertigini”, ricorda l’UPI, sottolineando che “quasi la metà della popolazione non conosce il significato” di cartelli e demarcazioni. 

Per questo motivo, insieme all’Associazione Sentieri Svizzeri, l’UPI ha messo a punto una nuova campagna sull’escursionismo in montagna che pone l’accento sulla segnaletica “con la punta in bianco-rosso-bianco”. I manifesti, che saranno affissi in particolare in prossimità delle stazioni e delle fermate dei trasporti pubblici, invitano gli appassionati e le appassionate di escursionismo “a non limitarsi a verificare gli orari di partenza e le corrispondenze, ma di accertarsi anche che il tragitto previsto sia adeguato alle loro capacità“.  Inoltre, sarà possibile fare un test di autovalutazione sul sito internet della campagna.  

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