Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori,
quand'è l'ultima volta che siete state/i al cinema? Stando alle ultime cifre pubblicate dall'Ufficio federale di statistica, la popolazione elvetica sta pian piano riprendendo le abitudini prepandemiche: nel 2022 sono stati registrati 8,7 milioni d'ingressi. Certo, si tratta del 30% in meno rispetto al 2019, ma di un grande miglioramento rispetto al 2021 (+62%). Gli Oscar sono stati consegnati da pochi giorni: un'ottima occasione per andare a vedere (con una buona dose di pop corn, caramelle e cioccolatini) le pellicole che hanno fatto man bassa di premi.
Buona visione (se vi ho convinto) e buona lettura delle notizie del giorno, che trovate qui sotto.
Il Consiglio degli Stati (la Camera alta del Parlamento elvetico) ha bocciato l’iniziativa “Vivere meglio la pensione”, che chiedeva l’introduzione di una 13esima mensilità anche per le rendite AVS (Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti), senza la riduzione delle prestazioni complementari né la perdita del diritto alle medesime. Il testo è stato respinto con 28 voti contro 10 (e un’astensione). Il Consiglio nazionale l’aveva respinta a dicembre con 123 voti contro 67.
L’iniziativa, promossa dall’Unione sindacale svizzera (USS), è ritenuta finanziariamente insostenibile poiché aggraverebbe a lungo termine i problemi del Primo pilastro.
La Camera alta ha bocciato anche un altro testo: quello dei giovani del Partito liberal-radicale (PLR) che chiedeva un innalzamento a 66 anni dell’età pensionabile per tutte e tutti con lo scopo di migliorare la situazione finanziaria dell’AVS. Un cambiamento che non sarebbe immediato: l’età di pensionamento, propongono, dovrebbe venir innalzata a tappe di due mesi all’anno fino ad arrivare ai 66 anni nel 2032.
Con 30 voti contro 11 il Consiglio degli Stati ha però ritenuto perlomeno inopportuno parlare di aumento dell’età pensionabile già pochi mesi dopo l’approvazione del progetto AVS 21, che prevede, tra le altre cose, l’aumento a 65 anni dell’età di pensionamento per le donne. Questo anche se il finanziamento a lungo termine dell’AVS non è garantito.
- La notizia riportata da TVS Tvsvizzera.it.
- Una panoramica del sistema pensionistico elvetico su SWI Swissinfo.ch.
- In questo suo articolo, la mia collega Pauline Turuban scrive del fenomeno della povertà degli anziani.
Sulla scia dei pessimi risultati pubblicati nel rapporto annuale per il 2022 da Credit Suisse (i conti sono stati chiusi con una perdita di 7,29 miliardi di franchi, la più consistente dal 2008), la banca deve ora fare i conti con un crollo in Borsa da record. In giornata, per la prima volta nella sua storia, il titolo è sceso sotto la soglia dei due franchi.
Il crollo dell’istituto di credito ha trascinato con sé tutti i mercati finanziari europei, e le parole del principale azionista Saudi National Bank – che ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso di ulteriori richieste di liquidità – non hanno aiutato: in calo gli indici di Zurigo, Parigi, Milano, Madrid, Francoforte e Londra.
Intanto l’investitore che aveva previsto – indovinando – il tracollo di Lehman Brothers nel 2008 identifica in Credit Suisse la prossima banca a cadere. In un’intervista rilasciata a Fox, Robert Kiyosaki, il co-fondatore di Rich Dad Company, ha affermato: “Il problema è il mercato delle obbligazioni e la mia previsione è che la prossima banca ad andare sarà Credit Suisse”.
Dal canto suo il presidente del CdA di Credit Suisse Axel Lehmann, in occasione di una conferenza sul settore finanziario in Arabia Saudita, ha dichiarato che l’istituto di credito ha “solidi coefficienti patrimoniali e un bilancio solido”. Un invito alla calma: “Abbiamo già preso la medicina”, ha aggiunto, ricordando che la seconda banca elvetica è ben avviata nel suo programma di ristrutturazione.
- “La lenta agonia di Credit Suisse” su TVS Tvsvizzera.it.
- “Credit Suisse, cosa è andato storto?”: un contributo del mio collega Matthew Allen.
- Un costante aggiornamento del titolo in Borsa di Credit Suisse su cdt.chCollegamento esterno.
- Un commento della situazione attuale sul portale online del magazine BilanzCollegamento esterno (in tedesco).
- Un’analisi della crisi di Credit Suisse del Sole 24 oreCollegamento esterno.
Il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic ha iniziato oggi una visita di due giorni in Svizzera: all’Università di Friburgo (UniFR) si esprimerà sulle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) in occasione della Giornata dell’Europa – organizzata da 40 anni presso l’ateneo – prima di incontrare il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis a Berna.
Il politico slovacco dirige i lavori della Commissione sulle relazioni dell’UE con i Paesi non membri, tra cui la Svizzera. Supervisiona in particolare le discussioni in corso sulle future relazioni tra Berna e Bruxelles. Queste avranno “un impatto sugli istituti di istruzione superiore, compresa l’UniFR”, precisa il sito dell’università.
Tra i temi accademici più spinosi c’è il programma di ricerca Horizon Europe, dal quale la Confederazione è stata esclusa dopo che il Consiglio federale nel maggio 2021 ha interrotto le trattative per un accordo quadro istituzionale.
La visita in Svizzera di Sefcovic è stata annunciata da diversi mesi e giunge in un momento in cui Berna e Bruxelles conducono una serie di colloqui esplorativi volti a gettare le basi in vista di futuri negoziati. L’incontro con Cassis sarà uno “scambio di vedute” per “fare il punto della situazione” sugli incontri esplorativi, secondo quanto dichiarato da entrambe le parti.
- La notizia riportata dal portale bluenewsCollegamento esterno.
- Il dossier di SWI Swissinfo.ch sull’interruzione dei negoziati tra Svizzera e UE.
- “Quale futuro per la ricerca svizzera in Europa?”: un contributo di Emiliano Feresin su SWI Swissinfo.ch.
Martedì è stato registrato un nuovo record mondiale (che verrà inserito anche nel Guinness dei primati) in Svizzera: l’apneista David Vencl – conosciuto anche come l’Uomo di ghiaccio – è sceso a 52 metri sotto la superficie ghiacciata del lago grigionese di Sils.
Dotato soltanto di mascherina e pinne – non indossava la muta – è rimasto sott’acqua per un minuto e 50 secondi. Non ne è però uscito incolume: a una profondità di 40-45 metri ha subìto una perdita di sangue dovuta probabilmente al danneggiamento della trachea. Guardando l’orologio che gli segnalava la profondità, ha fatto un movimento con la testa che, “con la pressione e l’acqua fredda, ha creato degli scompensi in gola”, ha spiegato il suo portavoce Pavel Kalous. Portato in ospedale per accertamenti, è stato dimesso poco dopo.
Il tutto si è svolto in sicurezza: nelle acque gelide del lago engadinese erano presenti due sommozzatori, pronti a soccorrere l’atleta in caso di necessità, mentre in superficie, pronti a intervenire, c’erano due soccorritori dell’ospedale dell’Alta Engadina. Pronto all’intervento anche un elicottero della Rega.
Imprese di questo genere non sono una novità per il 40enne, che due anni fa aveva nuotato per 80 metri – in lunghezza questa volta – sotto la superficie gelata di un lago in Repubblica Ceca, suo Paese natale.
- La notizia su RSI NewsCollegamento esterno.
- Il primo record di Vencl sul Guinness dei primatiCollegamento esterno.
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