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Pensioni, il Consiglio degli Stati boccia due iniziative

due donne anziane sedute su una panchina, fotografate da lontano
Niente 13esima pensione e no all'innalzamento dell'età pensionabile a 66 anni. Lo ha deciso la Camera alta del Parlamento elvetico. © Keystone / Gaetan Bally

La Camera alta del Parlamento elvetico ha respinto l'idea di una 13esima mensilità per le rendite AVS, come pure quella di un innalzamento dell'età pensionabile per tutte e tutti a 66 anni.    

Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha bocciato l’iniziativa “Vivere meglio la pensione”, che chiedeva l’introduzione di una 13esima mensilità anche per le rendite AVS, senza la riduzione delle prestazioni complementari né la perdita del diritto alle medesime. Il testo è stato respinto con 28 voti contro 10 (e un’astensione). La Camera bassa del Parlamento elvetico l’aveva respinta a dicembre con 123 voti contro 67. 

Il testo, promosso dall’Unione sindacale svizzera (USS), è ritenuto finanziariamente insostenibile poiché aggraverebbe a lungo termine i problemi del Primo pilastro. 

La Camera alta ha bocciato anche un altro testo: quello dei giovani del Partito liberal-radicale (PLR) che chiedeva un innalzamento a 66 anni dell’età pensionabile per tutte e tutti. Stando a chi la promuove, lo scopo dell’iniziativa è quello di migliorare la situazione finanziaria dell’AVS. 

Un cambiamento che non sarebbe immediato: l’età di pensionamento, propongono, dovrebbe venir innalzata a tappe di due mesi all’anno fino ad arrivare ai 66 anni nel 2032. In seguito, dovrebbe essere adattata alla speranza di vita aumentando di 0,8 mesi per ogni mese di aspettativa di vita supplementare. In base alle previsioni attuali, con questo tipo di calcolo si stima che l’età pensionabile salirà a 67 anni nel 2043 e a 68 nel 2056. 

Con 30 voti contro 11 il Consiglio degli Stati ha però ritenuto perlomeno inopportuno parlare di aumento dell’età pensionabile già pochi mesi dopo l’approvazione del progetto AVS 21, che prevede, tra le altre cose, l’aumento a 65 anni dell’età di pensionamento per le donne. Questo anche se il finanziamento a lungo termine dell’AVS non è garantito. L’iniziativa passa ora all’esame del Consiglio nazionale. 

In occasione delle discussioni, il presidente della Confederazione Alain Berset ha invitato alla prudenza, ricordando come sia difficile riuscire a passare lo scoglio della votazione popolare: “Negli ultimi 27 anni si è riusciti a portare a termine solo due riforme dell’AVS”, ha detto. Prima di pensare a modificare nuovamente il Primo pilastro, il consigliere federale ha chiesto ai “senatori” di portare a termine la riforma del Secondo pilastro. 

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