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frutta esotica

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori, 

In Svizzera i pronto soccorso degli ospedali sono sotto pressione a causa della triplice epidemia di Covid, influenza e bronchiolite. In un comunicato congiunto, giovedì la Società svizzera di medicina d'urgenza e di salvataggio e l'Associazione latina di medicina d'urgenza hanno lanciato l'allarme, avvertendo che presto i pronto soccorso potrebbero essere sull'orlo del collasso, come avviene già in altri Paesi. La situazione è aggravata dalla mancanza cronica di personale e da capacità di ricovero limitate.

Sperando che la situazione migliori, vi lascio alla lettura di altre notizie del giorno.


Ignazio Cassis
Keystone / Justin Lane

Il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis partecipa oggi a New York a una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU. È la prima volta che un consigliere federale prende parte a una seduta dell’organo più importante delle Nazioni Unite.

Il dibattito in programma al Consiglio di sicurezza verte sulla promozione dello Stato di diritto nel mondo. “L’argomento trattato – ha precisato mercoledì il Governo elvetico in una nota – riguarda almeno due priorità definite dal Consiglio federale per la Svizzera durante il suo mandato nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, vale a dire la costruzione di una pace sostenibile e la protezione della popolazione civile”.

Il tema è spesso oggetto di dibattito in seno all’organo dell’ONU, ma è la prima volta che viene discusso dall’inizio della guerra russa in Ucraina. Nella sua presa di posizione, Cassis (nell’immagine durante la 77esima Assemblea generale dell’ONU il 20 settembre scorso) dovrebbe sottolineare l’importanza dello Stato di diritto per la Svizzera e ribadire il sostegno alla Corte penale internazionale dell’Aia.

La Svizzera – ricordiamo – è entrata a far parte per la prima volta dell’organo dell’ONU il primo gennaio scorso. Tra le prime decisioni prese quest’anno dal Consiglio di sicurezza vi è anche la proroga del mandato riguardante gli aiuti umanitari transfrontalieri alla Siria, in base a una risoluzione presentata proprio dalla Confederazione e dal Brasile.

piloni alta tensione
Keystone/gaetan Bally

Ci sono buone probabilità che la Svizzera superi l’inverno senza problemi di elettricità: è quanto dichiarato dal direttore della Commissione federale per l’energia elettrica (Elcom) Urs Meister.

Intervistato dalla radio della Svizzera tedesca SRF, Urs Meister ha spiegato che grazie al clima mite di questi mesi, il consumo di gas in Europa è stato significativamente inferiore rispetto agli altri anni. Si tratta di un fattore importante poiché molti Paesi producono elettricità usando gas e la Svizzera può così importare senza problemi la corrente di cui ha bisogno in inverno.

Inoltre, in Francia è aumentata anche la produzione di energia nucleare e ci sono buone prospettive per quanto riguarda la fornitura alla Svizzera nelle prossime settimane.

Un altro fattore decisivo è il livello di riempimento “chiaramente superiore alla media” dei bacini idroelettrici svizzeri. Attualmente è circa del 75%, mentre di solito in questo periodo dell’anno è del 55-60%. Tutto ciò dovrebbe permettere alla Confederazione di trascorrere un inverno tranquillo.

pannelli solari
© Keystone / Gaetan Bally

L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha assegnato i Watt d’Or 2023: tra i laureati anche un progetto pionieristico di comunità solare in un piccolo comune ticinese.


Il modello di comunità energetica è ancora a uno stato piuttosto embrionale in Svizzera ed è forse per questo che l’UFE si è convinto della bontà del progetto pilota portato avanti dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, dall’Azienda elettrica di Massagno e da altre tre aziende nel comune di Lugaggia.

“Il progetto ha dimostrato che un raggruppamento di consumatori di elettricità e di produttori di energia fotovoltaica messo in rete e controllato in modo intelligente può aumentare in modo significativo il grado di autosufficienza energetica“, scrive l’UFE, che dal 2007 assegna questi premi a iniziative particolarmente innovative in campo energetico.

Nel comune ticinese sono stati messi in rete l’asilo, 18 edifici residenziali, 10 pompe di calore, 6 boiler elettrici, una batteria di quartiere da 60 kWh e 6 impianti fotovoltaici con una potenza totale di circa 70 kW. Ciò ha permesso di consumare all’interno della comunità il 94% dell’energia fotovoltaica prodotta e non utilizzata direttamente. Ciò non accade negli impianti fotovoltaici ‘normali’, poiché se non utilizzata direttamente l’energia è immessa in rete.

  • La notizia su tvsvizzera.it.
  • Un approfondimento su una comunità energetica nata a Tenna, in Trentino.
  • All’Università di Pisa è invece stata recentemente creata la prima cattedra al mondo in comunità energetiche.
frutta esotica
Keystone / Walter Bieri

Una catena di supermercati svizzera dice basta a frutta e verdura importate per via aerea.

La filiale elvetica della catena di distribuzione Aldi ha deciso di non proporre più sui suoi scaffali frutta e verdura che arrivano in Svizzera dal cielo. “La sostenibilità nelle catene di approvvigionamento è un pilastro centrale della nostra filosofia”, ha dichiarato Jérôme Meyer, direttore della catena in Svizzera. “Tra le altre cose, ci siamo posti l’obiettivo di rendere tutti i nostri prodotti ortofrutticoli privi di voli: siamo orgogliosi di aver raggiunto questo obiettivo”.

La quantità di merci che arriva in aereo era già diminuita significativamente negli ultimi anni, ha spiegato la società in un comunicato. Entro la fine di quest’anno la conversione sarà completa.

Aldi è il primo grande distributore in Svizzera a prendere una simile misura. Coop e Migros da qualche anno compensano le emissioni di CO2 generate dalle importazioni per via aerea. Coop appone inoltre su questi prodotti un’apposita etichetta.

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