Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
mentre vi scrivo il sole splende alto nel cielo e le montagne attorno a Lugano sono tutte di bianco colorate. Grazie alle abbondanti nevicate degli scorsi giorni, la stagione invernale nei Grigioni è partita ufficialmente oggi.
Si può dunque sciare a Davos-Klosters e nell'incantevole Weisse Arena di Laax come pure in alta Engadina, dove in verità - per gli amanti dello sci - la stagione è già partita a fine ottobre.
Io mi sono preparato all'arrivo della stagione fredda gustando raclette e fondue al formaggio accompagnati rigorosamente da vini bianchi vallesani. Gli sci possono aspettare ancora qualche settimana.
Vi lascio al nostro bollettino quotidiano. Buona lettura.
L’accordo fiscale sui frontalieri non è una priorità per la politica italiana.
La Delegazione elvetica per le relazioni con il Parlamento italiano, presieduto da Marco Chiesa, è stata a Roma per una serie di incontri istituzionali. Tema principale, l’accordo sulla fiscalità dei frontalieri. L’unica certezza, attualmente, è che di passi concreti verso la ratifica dell’accordo da parte del Parlamento italiano non ci sono stati.
Eppure, la nuova ambasciatrice svizzera a Roma, Monika Schmutz Kirgöz, è sicura che la firma dell’Italia non subirà ritardi, sebbene a Roma sia tutto sospeso in attesa dell’elezione del Presidente della Repubblica. Da parte elvetica, ricorda Marco Chiesa, il dossier dovrebbe arrivare in Parlamento nel marzo 2022.
Intanto il numero di frontalieri continua ad aumentare anche a causa del futuro regime fiscale. Infatti, i frontalieri che entreranno nel mercato del lavoro ticinese dopo il 2023 pagheranno più imposte: c’è dunque un maggiore interesse da parte di questi lavoratori ad entrare nel mercato ticinese prima dell’entrata in vigore dell’accordo.
- La questione è stata sollevata da un articolo del Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Tutto sull’accordo fiscale con l’Italia nel riassunto del Dipartimento federale delle finanzeCollegamento esterno.
- Sulla continua crescita dei lavoratori frontalieri, il nostro servizio su tvsvizzera.it.
- La vecchia convezione tuttora in vigore sul sito dell’amministrazione federaleCollegamento esterno.
Effetti collaterali dei vaccini, la Confederazione ha per ora respinto ogni richiesta di rimborso finanziario.
Se avete subito qualche effetto collaterale dopo la vaccinazione contro il Covid-19, Berna non vi rimborserà un centesimo. Questa la posizione per ora irremovibile dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). Attualmente sarebbero una novantina le richieste giunte a Berna.
In particolare, le persone che si sono rivolte all’Ufsp, hanno chiesto di rimborsare loro la franchigia della cassa malati, o le spese deducibili sostenute dopo la prima o la seconda dose. Ma le domande sono state tutte respinte “perché non soddisfacevano i requisiti formali richiesti”. Così l’Ufsp.
In base alla legge sulle epidemie è possibile chiedere un risarcimento per danni fisici riconducibili alla vaccinazione. Ma solo nei casi in cui si presenta un danno alla salute prolungato o permanente, con gravi conseguenze economiche o sanitarie. I ricorrenti, per contro, avrebbero subito per lo più effetti collaterali comuni.
- Sui risarcimenti richiesti e negati ne parla il portale tio.chCollegamento esterno.
- Tutte le notifiche Collegamento esternodi casi sospetti di effetti indesiderati dopo la vaccinazione.
- Se avete delle domande sugli effetti collaterali del vaccinoCollegamento esterno, ecco le risposte.
I tre ristoratori di Zermatt, arrestati per aver ripetutamente infranto le misure anti-Covid, sono tornati in libertà.
Una settimana fa la polizia cantonale vallesana ha notificato a tre ristoratori, una coppia con il figlio, la decisione del Consiglio di Stato relativa alla chiusura dell’esercizio per aver ripetutamente infranto le norme anti-Covid. Le autorità hanno provveduto a porre i sigilli e delle barriere in cemento all’ingresso del ristorante.
Nel corso del fine settimana, gli agenti hanno effettuato ripetuti sopralluoghi per monitorare la situazione. Dai controlli è emerso che i gestori del ristorante hanno continuato a servire i clienti. Così domenica la coppia e il figlio sono stati arrestati.
Ieri, il Tribunale delle misure coercitive ha però respinto la domanda del Ministero pubblico vallesano di convalidare il carcere preventivo per le tre persone. La Corte, pur ammettendo che gli imputati possano aver commesso numerose infrazioni, non ha riscontrato giustificazioni per il carcere preventivo.
- Niente carcere preventivo, così titola oggi il portale della RSICollegamento esterno.
- L’arresto dei tre esercenti sul nostro sito tvsvizzera.it.
- La notizia della chiusura del ristorante anche sul telegiornale della RAICollegamento esterno.
- Panoramica dei provvedimenti della Confederazione Collegamento esternoin materia di Covid.
Nuovo incontro con gli espatriati svizzeri. Questa volta vi parliamo di Tito Martinoli che a Berlino ha ‘conosciuto’ Angela Merkel.
Da Paradiso (Ticino), Tito Martinoli è andato a Berlino per imparare il tedesco. Il suo soggiorno linguistico doveva durare 6 mesi. Nel frattempo, sono trascorsi ben 10 anni e Tito Martinoli è sempre a Berlino. Figlio e nipote di ristoratori, Tito – che oggi ha 36 anni – ha trovato lavoro come sommelier in uno dei ristoranti italiani più famosi di Berlino: Il punto.
Tra gli ospiti fissi del ristorante, anche l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel e tante altre personalità. Ma prima del suo impegno lavorativo, di Berlino Tito ha potuto godere soprattutto la scena musicale notturna. Ma oggi, con il lavoro e dopo il matrimonio, si permette meno serate trasgressive…
Per ora è deciso a restare nella capitale tedesca ma non esclude che possa far ritorno un giorno in Ticino.
- Conosciamo anche Spartaco Zeli e Nathalie WeinerCollegamento esterno che da Gerra Gambarogno si sono trasferiti sull’isola di Boa Vista.
- La storia di Alessio Capiraghi Collegamento esternoche da Mendrisio si è trasferito a El Paso nel Texas per seguire una formazione all’accademia dei sergenti maggior dell’US Army.
- Da ultimo, il racconto di Fatima AbdiCollegamento esterno, nata in Somalia e arrivata da piccola in Svizzera. Dell’Africa aveva solo sentito parlare. Così è partita per un lungo viaggio…
- Il portale RSI di Albachiara Collegamento esternocon tutti gli espatriati intervistati in questi anni.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative