La televisione svizzera per l’Italia
sedie e tavoli rovesciati sotto i rami spezzati dal vento caduti da un albero

Oggi in Svizzera

Care lettrici, cari lettori,

Ieri dicevo che non avrei più parlato di calcio per un po’, ma come vedrete nelle notizie di giornata qui sotto, non ho potuto mantenere la promessa che mi ero fatta.

Forse mi sarei dovuta annunciare per far parte della missione “lunare” svizzera Asclepios: da ieri sei giovani rimarranno isolati vivendo in autarchia per otto giorni in una delle gallerie di accesso alla diga del Grimsel (BE). Che sia l’unico modo possibile per non parlare di calcio?

Intanto vi lascio qua sotto le quattro notizie di oggi.

Buona lettura!

albero sradicati blocca i binari del tram
Keystone / Ennio Leanza

Il maltempo è tornato a flagellare la Svizzera. Già da lunedì a nord delle Alpi ci si stava preparando a esondazioni di fiumi e laghi e la navigazione è stata sospesa su quelli nei cantoni di Berna e di Lucerna.

Oggi il maltempo ha provocato ingenti danni nello Giura e nel canton Zurigo, dove i servizi di emergenza hanno ricevuto oltre 1’000 chiamate. Sempre a Zurigo, oltre alle grandi quantità di pioggia che hanno provocato allagamenti nelle cantine, diversi alberi sono stati abbattuti dalle forti raffiche di vento (che a tratti hanno raggiunto i 100 km/h), provocando la chiusura di diverse strade. Nessun ferito, ma ingenti danni materiali. I trasporti pubblici della città hanno deciso di sospendere la circolazione di tram e bus fino a nuovo avviso.

Il maltempo si è in seguito spostato a sud delle Alpi, dove i maggiori disagi sono stati causati dal vento, talmente forte da aver scoperchiato un hangar dell’aeroporto di Locarno e aver ribaltato alcuni velivoli che si trovavano al suolo. Diversi fiumi sono esondati e il piano di Magadino è stato allagato. Nel pomeriggio il canton Uri ha chiuso al traffico l’autostrada A2, sull’asse del San Gottardo, tra Flüelen e Amsteg in previsione di possibili esondazioni della Reuss.

La situazione dovrebbe tornare alla normalità martedì a fine giornata, stando alle previsioni di MeteoSuisse.

veicolo suv si immette in una rotonda nel centro storico di losanna
Keystone / Jean-christophe Bott

Quasi un nuovo annuncio su due pubblicato sul sito di vendita di vetture AutoScout24 è un SUV (Sport Utility Vehicle). L’offerta è quindi quasi tre volte superiore a quella delle utilitarie o delle berline. La crescita è però rallentata negli ultimi due anni.

Questi mezzi, spiegano gli specialisti di AutoScout24 in un comunicato, sono popolari perché considerati sicuri (hanno una posizione di seduta leggermente più alta, che offre una buona panoramica) e godono di un miglior status sociale rispetto a una station wagon o una piccola compatta.

Gli svizzeri hanno sempre acquistato mezzi meglio motorizzati e più equipaggiati rispetto all’Italia, la Francia o la Germania e, se possibile, scelgono volentieri la trazione integrale.

Le vetture compatte e minivan, un tempo molto gettonate, sono invece ormai state ridotte a un segmento di nicchia e dal 2018 l’unica categoria di veicoli in progressione è quella delle piccole utilitarie.

in primo piano due uomini che giocano a calcio, in secondo piano un terzo giocatore che li ossserva
Keystone / Diego Azubel

Giocare a calcetto è pericoloso: uno studio della SUVACollegamento esterno (la più grande assicurazione infortuni della Svizzera) pubblicato martedì rivela che gli infortuni sportivi più frequenti durante i mesi estivi capitano sui campi da calcio.

Ogni estate la SUVA registra 47’000 infortuni nel tempo libero (13’100 solo giocando a calcio), per un costo totale di 257 milioni di franchi. Nel complesso, sono soprattutto gli uomini a farsi male praticando questo sport (nove casi su dieci).

Le escursioni in montagna occupano “solo” il quinto posto in classifica, ma costano di più, poiché le ferite che provocano sono spesso più serie (6’700 franchi per incidente contro i 3’700 del calcio). Seguono gli infortuni in mountain bike (6’600 franchi) e di equitazione (5’600 franchi).

Le attività acquatiche sono quanto a loro le più mortali: ogni estate in media muoiono otto persone in laghi fiumi o piscine.

scorcio di un villaggio con due facciate di case e una statua ai piedi della quae si trovano dei fiori
Keystone / Arno Balzarini

Sempre più cittadini elvetici scelgono di passare le vacanze in patria, complice (o colpevole) anche la pandemia. Di preferenza in un edificio storico. 

Case di vacanza, camper e campeggi sono sempre più gettonati (un po’ meno gli hotel classici), ma a godere di un sempre crescente interesse sono anche una cinquantina di dimore antiche della fondazione Vacanze in edifici storiciCollegamento esterno messe a disposizione dei turisti.

I pernottamenti in queste strutture sono aumentati di un terzo, raggiungendo quota 30’000 nel 2020. Un numero che sembra essere destinato ad aumentare, secondo la direttrice della fondazione Kerstin Camenisch.

Offrire queste strutture come luoghi di vacanze ha un doppio scopo: da una parte il turista passa delle vacanze diverse, dall’altra i guadagni permettono la conserva zione di questi edifici.

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