Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori,
La settimana è iniziata bene per gli appassionati di calcio (mi dicono… io capisco di calcio quanto di scrittura cuneiforme): la Svizzera ha ormai un posto assicurato negli ottavi di finale di Euro 2020.
Detto del mio mancato Master in scienze del pallone, passiamo alle cose serie: che stiate leggendo dall'ufficio, da casa in telelavoro o da una sdraio in spiaggia sorseggiando un cocktail, queste sono alcune delle notizie di oggi che non potevate perdervi.
Buona lettura!
La consigliera federale Karin Keller-Sutter, direttrice del Dipartimento federale di giustizia e polizia, ha difeso martedì il matrimonio per tutti: le coppie omosessuali devono poter avere gli stessi diritti di quelle eterosessuali.
La legge “Matrimonio per tutti” è stata accettata dal Parlamento in dicembre, si basa su un’iniziativa parlamentare dei Verdi liberali del 2013 e andrebbe a porre allo stesso livello tutti i matrimoni, che siano tra persone di sesso opposto o dello stesso sesso.
Un comitato interpartitico, composto principalmente da rappresentanti di formazioni di centro-destra, si oppone però a questo progetto di legge, che andrebbe a creare una “frattura sociale e politica che elimina la definizione storica del matrimonio inteso come l’unione duratura tra un uomo e una donna”.
Il popolo svizzero si recherà alle urne il prossimo 26 settembre per esprimersi a questo proposito.
- Il nostro articolo su tvsvizzera.it
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È stato registrato un numero record di decessi in Svizzera nel 2020: 76’200 persone sono morte, ossia il 12,4% in più su base annua. A dimostrarlo le cifre pubblicate martedì dall’Ufficio federale di statistica (UST).
L’incremento naturale della popolazione è stato frenato dalla pandemia di Covid-19: la differenza fra nascite e decessi è crollata del 47%, passando da 18’400 persone nel 2019 a 9’700 nel 2020.
Nei mesi di marzo e aprile 2020, i morti sono stati quasi 1’700 in più rispetto allo stesso periodo nel 2019 (+14%). Un aumento ancora più marcato è stato registrato fra ottobre e dicembre: 7’800 decessi in più (+45%). I cantoni più colpiti (ossia con oltre 10 decessi ogni 1’000 abitanti) sono stati Ticino, Giura, Basilea Città, Glarona, Neuchâtel e Sciaffusa.
A fronte dell’incremento di decessi, c’è stato anche un calo dello 0,3% delle nascite: 85’900 nel 2020 contro le 86’200 nel 2019.
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- Un approfondimento della mia collega Sonia Fenazzi sul lavoro degli operatori funebri durante la pandemia
Mulegns, un villaggio grigionese di soli 16 abitanti, vuole tentare di salvarsi dalla scomparsa grazie alla stampa 3D.
Si tratta di un progetto – presentato martedì alla presenza del presidente della Confederazione Guy Parmelin – della Fundaziun Origen che, in collaborazione con il Politecnico di Zurigo (ETHZ), intende costruire la “Torre Bianca”: una struttura in calcestruzzo stampata in 3D che ospiterà spazi per installazioni artistiche e spettacoli teatrali. Al suo interno, si legge in una nota, ci saranno racconti “di viaggi letterari celesti, della nostalgia degli emigranti grigionesi e, non da ultimo, del gusto audace dei pasticcieri di Mulegns”.
La costruzione, che, stando agli ideatori dell’ETHZ, fissa nuovi standard nell’uso sostenibile del calcestruzzo e porta una preziosa competenza digitale in un cantone di montagna, costerà circa 3,5 milioni di franchi e sarà pronta nell’estate 2022.
Con questa operazione si vuole tentare di salvare la piccola località della Val Surses, rivitalizzando al contempo lo storico luogo lungo la strada del passo del Giulia.
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- Quando a Mulegns è stato spostato un intero edificio
Gli svizzeri, in generale, si sentono in sicurezza nel proprio Paese. Aumentano però i timori riguardanti una pandemia, una crisi economica o dei cyberattacchi.
A rivelarlo è uno studio basato su un sondaggio telefonico effettuato dall’istituto LINK su un campione di 1’228 svizzeri su mandato del Politecnico di Zurigo.
In calo l’ottimismo nei confronti del futuro: l’83% delle persone interrogate lo vede in maniera positiva, contro il 91% registrato un anno fa.
Stando al rapporto, un terzo degli intervistati è preoccupato per la situazione politica mondiale; sentimento probabilmente esacerbato dalla crisi del coronavirus, dalla Brexit e dall’attacco al Campidoglio di Washington, sede del Congresso degli Stati Uniti, lo scorso 6 gennaio.
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- Le preoccupazioni del Governo in un nostro articolo
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