La televisione svizzera per l’Italia

La Svizzera entra ufficialmente nel Consiglio di sicurezza ONU

Svizzera sempre più connessa con le vicende mondiali
Svizzera sempre più connessa con le vicende mondiali © Keystone / Alessandro Della Valle

Con la cerimonia che si tiene martedì a New York la Svizzera entra formalmente a far parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU fino alla fine del 2024.

La Svizzera inizia oggi il suo mandato biennale all’interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU). A mezzogiorno (ora locale), nella sede di New York, sono state collocate le bandiere della Svizzera e degli altri nuovi membri non permanenti dell’ONU.

Contenuto esterno

I Paesi hanno posto davanti alla sala riunioni le loro rispettive bandiere accanto a quelle degli altri membri del Consiglio di sicurezza. Durante la cerimonia l’ambasciatrice Pascale Baeriswyl, rappresentante per la Svizzera, ha affermato che “questo cammino che percorriamo, lo percorriamo con impegni condivisi. Vogliamo costruire dei ponti con tutti gli stati membri del Consiglio di sicurezza”.

L’Organo sta lavorando per le generazioni future. “Per una pace duratura è necessario il sostegno dei giovani e quello delle donne”, ha aggiunto Baeriswyl, concludendo il suo discorso commemorativo con la stessa frase incisa sulla cupola di Palazzo federale a Berna: “Unus pro omnibus, omnes pro uno”, ovvero “Uno per tutti, tutti per uno”.

In collegamento con il TG, il corrispondente dagli USA Massimiliano Herber:

Contenuto esterno

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva eletto la Svizzera nel giugno 2022 per ricoprire il mandato da inizio del 2023 fino alla fine del 2024. La Confederazione ha uguagliato il primato di suffragi (187 voti su 190) per una nazione del gruppo dei “Paesi dell’Europa occidentale e altri Stati” e già da ottobre è stata associata ai lavori dell’organismo come osservatrice (da oggi formalmente potrà anche votare). Gli altri nuovi membri sono Giappone, Ecuador, Malta e Mozambico.

Per la Svizzera si tratta di un’opportunità per dare il proprio contributo di pace e di sicurezza su scala mondiale in un momento di tensioni politiche internazionali, ha riferito oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), aggiungendo che “il nostro Paese vuole impegnarsi attivamente e in maniera credibile su tutti i conflitti e le questioni all’ordine del giorno del Consiglio”.

Il Consiglio è composto da cinque membri permanenti (USA, Russia, Regno Unito, Francia e Cina) e dieci membri non permanenti eletti in rappresentanza dei paesi membri delle Nazioni Unite. L’Assemblea Generale elegge i dieci membri non-permanenti (cinque all’anno) con un mandato di due anni a partire dal 1º gennaio. I membri sono scelti dai Gruppi Regionali e confermati dall’Assemblea Generale. Un rappresentante di ogni Paese membro deve essere costantemente presente presso la sede in modo che il consiglio possa riunirsi in ogni momento.

Il Consiglio federale aveva stabilito le sue priorità già ad agosto: promuovere una pace sostenibile, proteggere la popolazione civile, rafforzare l’efficacia del Consiglio di sicurezza e affrontare la sicurezza climatica. Secondo il DFAE, per mantenere la pace e la sicurezza nel mondo, la Svizzera seguirà il proprio profilo di politica estera e si baserà sulla Costituzione federale.

Questo incarico, sommato alla recente adesione di Berna alle sanzioni UE contro Mosca, è però destinato a creare ulteriori polemiche all’interno del paese dove gli esponenti della destra (in particolare UDC) hanno ribadito la loro opposizione per le possibili conflittualità con il principio della neutralità elvetica riconosciuto a livello internazionale.

Se da un lato i leader di molti paesi hanno accolto con favore l’arrivo della Svizzera nel Consiglio di sicurezza in questa fase di tensione, alla luce della sua tradizionale funzione di mediatrice (i cosiddetti buoni uffici), dall’altro la posizione di Berna sulle sanzioni contro Mosca è stata criticata da alcuni governi (in particolare dal Cremlino).

Da parte sua Thomas Gürber, capo della divisione ONU del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), sostiene che “non possiamo immaginare una situazione in cui la neutralitàCollegamento esterno ci impedisce di prendere una posizione chiara”.

Inoltre il Governo svizzero sarà chiamato a intervenire direttamente in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU solo in casi eccezionali, quando devono essere imposte nuove sanzioni a un Paese ma questo avviene non più di due o tre volte all’anno. E in ogni caso vengono consultati anche i presidenti delle commissioni competenti in parlamento che dovranno fornire il loro parere.

Le parole di Gürber al TG: 

Contenuto esterno

Che ruolo potrà avere la Svizzera? Ancora le considerazioni di Massimiliano Herber:

Contenuto esterno

Attualità

PERSONA FUMA UNA "CANNA"

Altri sviluppi

La cannabis legale riduce il consumo problematico

Questo contenuto è stato pubblicato al La cannabis venduta in farmacia riduce l'abuso di questa droga. Un nuovo studio realizzato a Basilea dimostra che la distribuzione legale della sostanza riduce il consumo problematico, in particolare tra le persone che fanno uso di anche altre droghe.

Di più La cannabis legale riduce il consumo problematico
persona davanti a pc portatile

Altri sviluppi

Swisscom non prevede ulteriori aumenti di prezzo in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Swisscom non prevede di aumentare i prezzi in Svizzera: lo ha detto il presidente della direzione Christoph Aeschlimann, commentando in un colloquio con l'agenzia Awp i risultati trimestrali pubblicati oggi dall'azienda telecom.

Di più Swisscom non prevede ulteriori aumenti di prezzo in Svizzera
vista di lugano dall'alto

Altri sviluppi

Inasprimento della Lex Koller? UBS ci crede poco

Questo contenuto è stato pubblicato al La Svizzera interverrà sulla cosiddetta Lex Koller, rendendo più severe le condizioni alle quali le persone all'estero possono acquistare immobili nella Confederazione? UBS ci crede poco.

Di più Inasprimento della Lex Koller? UBS ci crede poco
nave cisterna

Altri sviluppi

“Le riserve di elettricità sono ancora necessarie” in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Anche se per il prossimo inverno la situazione è fondamentalmente buona sul fronte dell'approvvigionamento elettrico, permangono ancora incertezze legate soprattutto alla disponibilità di gas in Europa.

Di più “Le riserve di elettricità sono ancora necessarie” in Svizzera
bodycam su agente

Altri sviluppi

Bilancio positivo da parte della polizia dei trasporti sull’uso delle bodycam

Questo contenuto è stato pubblicato al Le bodycam, in dotazione alla Polizia dei trasporti dallo scorso settembre, si sono dimostrate efficaci, in particolare nel disinnescare situazioni conflittuali e nell'acquisizione di prove. Lo indicano oggi le FFS in una nota.

Di più Bilancio positivo da parte della polizia dei trasporti sull’uso delle bodycam
persone sedute sulla riva di un lago fotografate di spalle

Altri sviluppi

Inflazione presto negativa in Svizzera? Ecco le conseguenze

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel mese di aprile l'inflazione - cioè la crescita dei prezzi al consumo su base annua - si è attestata allo 0,0% in Svizzera (è notizia di questa settimana, lunedì) e non è escluso che nei prossimi mesi il dato possa passare in territorio negativo.

Di più Inflazione presto negativa in Svizzera? Ecco le conseguenze
Susanne Vincenz-Stauffacher

Altri sviluppi

Ancora divergenze sull’imposizione individuale, ma “sì” all’ iniziativa

Questo contenuto è stato pubblicato al Rimangono ancora divergenze dopo il secondo passaggio al Consiglio nazionale del progetto volto a introdurre l'imposizione individuale dei coniugi in Svizzera. La Camera ha però fatto un passo avanti raccomandando (98 voti a 96) il "sì" all'iniziativa delle Donne PLR.

Di più Ancora divergenze sull’imposizione individuale, ma “sì” all’ iniziativa
scheda viene posta in una scatola di voto

Altri sviluppi

Diritto di voto ai 16enni nei Grigioni? Al via la consultazione

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Governo grigionese ha aperto la consultazione per introdurre il diritto di voto a 16 anni. Ciò richiede la revisione della Costituzione cantonale e la Legge sui diritti politici. La richiesta era stata presentata in una mozione in Gran Consiglio.

Di più Diritto di voto ai 16enni nei Grigioni? Al via la consultazione

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR