La televisione svizzera per l’Italia

Dal 12 luglio ci sarà il certificato Covid “light”

Certificato Covid da esibire in locali notturni
Certificato Covid da esibire in locali notturni ma per il momento non consente di viaggiare nell'UE. Keystone / Valentin Flauraud

In Svizzera arriva il certificato Covid "light". In attesa che venga riconosciuto anche dall'UE l'attestato rilasciato dalle autorità elvetiche, in versione semplificata e digitale, consentirà ai titolari di esibirlo dal prossimo 12 luglio nelle situazioni in cui viene richiesto all'interno del paese (grandi eventi, discoteche o dove gli organizzatori lo prescrivono).

Per assecondare i rilievi dell’incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) la copia elettronica del certificato indica semplicemente l’esistenza di un certificato valido, ma non contiene dati sanitari (vaccino somministrato o data dell’iniezione).

Nell’ordinanza adottata dal Consiglio federale si prevedono anche altri aspetti della certificazione sanitaria: i costi per la stampa e la trasmissione del documento vengono assunti dalla Confederazione per le per le persone immunizzate mentre successivamente saranno i cantoni a provvedere a questo servizio al momento della vaccinazione degli interessati.

Ma mentre nell’Unione Europea da domani, primo luglio, entrerà in vigore il passaporto vaccinale (Green pass) Berna attende ancora, dopo settimane, che venga riconosciuta la compatibilità delle sue attestazioni per consentire ai suoi cittadini di circolare nel continente alla stessa stregua degli altri paesi.

La Svizzera viene considerata uno Stato tecnicamente pronto dalle autorità UE ma al momento non risulta connesso alla rete europea.

In proposito c’è però da dire che le varie nazioni procedono in ordine sparso: l’Italia ad esempio, in base alle fonti provenienti dalla Farnesina, è pronta a riconoscere il certificato elvetico, in aggiunta al formulario online che deve essere comunque compilato. In proposito il servizio del TG.

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