Zelensky a Roma per rinsaldare il fronte anti-russo
Zelensky ha anche attraversato il Tevere
Keystone / Claudio Peri
Nella sua prima visita ufficiale in Italia dall’invasione russa il presidente ucraino ha incontrato Papa Bergoglio, il capo dello Stato Mattarella e la premier Meloni.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Il presidente ucraino, che era già stato in Francia e domenica si recherà domenica a Berlino, ha rinsaldato i buoni rapporti con l’Italia nella trasferta romana di sabato.
In merito ai tentativi in corso a livello internazionale per cercare di porre fine al conflitto, Zelensky ha espresso idee chiare, che lasciano poco spazio alla mediazione, su cui si era peraltro impegnata la diplomazia vaticana.
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“Non sono disposto a parlare con Putin, un piccolo leader che uccide anche la sua gente”, la soluzione per l’Ucraina “è la controffensiva. Quando saremo al confine con la Crimea, il sostegno a Putin all’interno della Russia diminuirà e lui dovrà trovare una via d’uscita. Manca poco”.
Non sembra quindi esserci al momento l’intenzione di promuovere un cessate-il-fuoco in Ucraina, in attesa dell’annunciata controffensiva dell’esercito di Kiev.
“Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta”, ha precisato il presidente ucraino dopo quaranta minuti di faccia a faccia con Papa Francesco. Se mai ci può essere un piano di pace, quello potrà essere solo “ucraino”, e lui stesso ha chiesto al Papa di “unirsi alla sua attuazione”.
L’unico risultato raggiunto oggi è sul fronte umanitario, ovvero l’impegno assunto dal Papa sui bambini deportati. “Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa”, ha concordato il presidente ucraino.
La giornata di Zelensky a Roma era cominciata al Quirinale con Sergio Mattarella. “Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine”, ha detto il presidente italiano. “Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale”.
Poi la tappa a Palazzo Chigi, dove si è confermata la grande sintonia tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino. “Continueremo a fornire sostegno, anche militare, perché l’Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida”; ha affermato la premier italiana.
Nella breve conferenza stampa svoltasi dopo il colloquio con la presidente del Consiglio, Volodymyr Zelensky ha ringraziato l’Italia “per aver dato rifugio ai nostri cittadini”, giunti in seguito all’avanzata dell’armata russa, e per l’aiuto militare fornito all’esercito ucraino.
Con Giorgia Meloni è stato anche discusso il futuro coinvolgimento delle aziende italiane nella ricostruzione dell’Ucraina, una volta che cesseranno le ostilità.
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A quanto pare si tratta di un caso isolato: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è a conoscenza di altri connazionali coinvolti in una situazione simile.
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