La televisione svizzera per l’Italia

Mosca è convinta: ucciso il “Califfo” Al Baghdadi

Mosca sostiene di aver ucciso il leader dell'Isis Ibrahim Abu Bakr al-Baghdadi in un raid vicino a Raqqa il 28 maggio. Ma il portavoce della Coalizione internazionale anti-Isis, il colonnello Ryan Dillon, non conferma la notizia.

Contenuto esterno

“Secondo le informazioni che si stanno verificando attraverso diversi canali”, nel sobborgo a sud di Raqqa “era presente anche il leader dell’Isis Ibrahim Abu Bakr al-Baghdadi, che è stato eliminato inseguito al raid”. Così il ministero della Difesa russo.

Sempre secondo il ministero della difesa russo, il leader del sedicente Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi era presente a una riunione dei leader del gruppo terroristico vicino Raqqa presa di mira dai jet militari russi. “In seguito ai bombardamenti dei Su-35 e dei Su-34 – riportano le fonti russe – sono stati uccisi comandanti di alto livello dei gruppi terroristici che facevano parte del cosiddetto Consiglio militare dell’Isis, nonché circa 30 comandanti di campo di medio rango e fino a 300 miliziani addetti alla loro sicurezza personale”.

Il raid è avvenuto dopo che i russi avevano avuto conferma dai droni del luogo in cui avveniva il vertice. L’incontro – secondo le informazioni ottenute dal ministero della Difesa russo – era stato convocato per discutere un piano di uscita dei terroristi da Raqqa attraverso il “corridoio meridionale”.

Dato morto più volte

Il leader del sedicente Stato islamico è stato dato per morto diverse volte in passato. L’ultima risale a pochi giorni fa, l’11 giugno, quando la televisione di Stato siriana ha riferito che il ‘Califfo’ era rimasto ucciso in un raid sulla città di Raqqa il giorno prima, e cioè il 10 giugno. La notizia della tv di Damasco non ha poi ricevuto altre conferme. 

Intanto, la Coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa ha fatto sapere di non poter confermare la notizia dell’uccisione di al-Baghdadi. In una email inviata all’Associated Press, il colonnello Ryan Dillon, portavoce della Coalizione, ha scritto: “Per il momento non possiamo confermare queste notizie”.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR