Viola Amherd: “Non direi mai agli altri Paesi come comportarsi”
La sua è la prima reazione ufficiale dopo le dichiarazioni della direttrice della RUAG.
Keystone / Anthony Anex
Viola Amherd sulle dichiarazioni della direttrice della RUAG, che nelle scorse settimane ha invitato Germania e Spagna a inviare in Ucraina materiale bellico fabbricato in Svizzera: "Io non mi intrometterei mai negli affari degli altri Paesi".
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La consigliera federale Viola Amherd ha finalmente preso posizione sulle dichiarazioni della direttrice della RUAG Brigitte Beck, che circa tre settimane fa aveva invitato alcuni Paesi europei a inviare in Ucraina armamenti prodotti in Svizzera senza rispettare il divieto di riesportazione previsto dalla legge elvetica. La responsabile del dipartimento della difesa ha fatto sapere che l’azienda bellica di proprietà della Confederazione sta facendo chiarezza sull’accaduto.
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“Se Germania e Spagna decidessero di fornire materiale bellico elvetico all’Ucraina, violando la legge federale sulla riesportazione, non penso che la Svizzera arriverebbe mai a perseguirli”: il concetto espresso lo scorso 2 maggio dalla direttrice della RUAG Brigitte Beck, durante una conferenza sulla neutralità e la sicurezza a Zurigo non sono passate inosservate, ma finora non ci sono state prese di posizione ufficiali da parte del Dipartimento della difesa elvetico. Critiche, invece, sono giunte da diversi schieramenti politici, in un momento in cui la neutralità svizzera è più che mai al centro del dibattito politico.
Lunedì le parole di Viola Amherd: “Ho preso contatto con il Consiglio di amministrazione della RUAG, organo che è responsabile di tutti i dipendenti dell’azienda, e mi hanno assicurato che sono in corso accertamenti”.
La consigliera federale, però, non si è sbilanciata in merito alla pertinenza dell’uscita di Brigitte Beck: “Io non mi intrometterei mai negli affari di altri Paesi – ha detto – e non darei mai loro delle raccomandazioni. Non piacerebbe nemmeno a noi svizzeri se gli altri ci dicessero cosa fare”.
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