La televisione svizzera per l’Italia

Ruag apre un’inchiesta interna dopo le dichiarazioni della CEO

bandiere ruag
La riesportazione di materiale bellico elvetico verso Paesi in guerra è vietata dalla legge svizzera. Keystone / Anthony Anex

L'invito della CEO di Ruag a Madrid e Berlino a riesportare le armi svizzere in Ucraina, nonostante la legislazione elvetica lo vieti, ha fatto discutere e ora il Consiglio di amministrazione dell'azienda ha fatto sapere che svolgerà verifiche interne per far chiarezza su quanto accaduto.

Alcuni giorni fa Brigitte Beck, la direttrice dell’azienda di armamenti svizzera Ruag, di cui è proprietaria la Confederazione, ha invitato Spagna e Germania a riesportare le armi elvetiche in Ucraina. Un invito a violare le regole che fa discutere e sul quale il CdA dell’azienda ha fatto sapere di voler fare chiarezza.

“Germania, Spagna fornite questo materiale all’Ucraina. E invece chiedono a noi di violare le nostre leggi. Potrebbero farlo… e noi cosa faremmo allora? Probabilmente nulla. Probabilmente non arriveremmo a perseguirli se dovessero consegnare questi sistemi bellici. Non credo proprio ci sarebbero conseguenze. Questo è il mio pensiero”: le parole che fanno discutere risalgono a due settimane fa e sono state pronunciate a una conferenza sulla neutralità e sulla sicurezza.

Contenuto esterno

La dichiarazione di Beck che non è piaciuta ai presidenti delle commissioni di politica di sicurezza, entrambi esponenti dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice). “Il suo compito è dirigere la Ruag e creare le condizioni quadro ideali per l’azienda. Il suo compito non è immischiarsi in dibattiti politici. In questo senso reputo sia andata troppo in là”, ha detto il consigliere agli Stati bernese Werner Salzmann.

“Le regole per la riesportazione di armi vanno allentate”

Uscite che anche i parlamentari di altri partiti reputano inopportune. Il consigliere nazionale ticinese liberal-radicale Rocco Cattaneo ha dichiarato: “Sono inopportune. Soprattutto in un momento come questo, in cui ci sono diversi atti parlamentari che trattano il tema della riesportazione di materiale bellico. Penso che sia un compito del Parlamento discutere di questo tema e non della direttrice generale della Ruag”.

Il CdA della Ruagtrarrà le conclusioni per eventuali miglioramenti in seguito alle verifiche interne annunciate. Il Dipartimento della difesa non ha voluto dal canto suo commentare l’accaduto.

…e quando il materiale bellico appartiene al passato che si fa? 

In Italia ci sono centinaia di carri armati risalenti agli anni Sessanta in attesa di un acquirente, parcheggiati in una zona paludosa in provincia di Vercelli. Un centinaio di Leopard 1A5 è stato acquistato nel 2016 dalla Ruag che prevedeva di revisionarli ed esportarli in America Latina. I negoziati con il Brasile però sono falliti e i panzer “migliorati” sono rimasti chiusi nei capannoni. Ora il conflitto in Ucraina ha fatto crescere l’interesse nei confronti di questi mezzi blindati (e anche il loro prezzo). La Germania ha chiesto di poterli acquistare per donarli a Kiev, ma la Segreteria di Stato per l’economia (SECO) ha detto di no a metà marzo: “La Svizzera non intende dare armi ai belligeranti”. In seguito è però emersa un’ipotesi alternativa a margine del vertice di Ramstein (l’undicesima riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina): chiedere alla Confederazione di restituire all’Italia gli 1A5, ceduti come rottami e non mezzi da combattimento. La Svizzera si libererebbe di un problema e l’Ucraina otterrebbe rinforzi. Una soluzione pragmatica sullaquale però – almeno finora – non sono stati fatti progressi. 

Attualità

bandiera svizzera e ue

Altri sviluppi

Il Governo svizzero approva il nuovo pacchetto di accordi con l’UE

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Consiglio federale ha dato il via libera venerdì agli accordi Svizzera-UE volti a stabilizzare e sviluppare le relazioni con Bruxelles. La procedura di consultazione è aperta fino al 31 ottobre.

Di più Il Governo svizzero approva il nuovo pacchetto di accordi con l’UE
frana

Altri sviluppi

A Blatten si vuole ricostruire entro tre-cinque anni

Questo contenuto è stato pubblicato al Il villaggio vallesano di Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso, sarà ricostruito entro tre-cinque anni. Le autorità hanno presentato il programma provvisorio per la ricostruzione.

Di più A Blatten si vuole ricostruire entro tre-cinque anni
cielo

Altri sviluppi

Dopo il fumo degli incendi canadesi, sui cieli svizzeri la polvere del Sahara

Questo contenuto è stato pubblicato al Oltre al fumo degli incendi boschivi in Canada, da ieri sera sono arrivate in Svizzera anche le polveri sottili provenienti dal Sahara. La visibilità è quindi ridotta, ha dichiarato MeteoSvizzera su X.

Di più Dopo il fumo degli incendi canadesi, sui cieli svizzeri la polvere del Sahara
facciata edificio

Altri sviluppi

In Svizzera all’orizzone si profilano di nuovo tassi negativi

Questo contenuto è stato pubblicato al Erano stati introdotti per la prima volta nel 2015, per evitare il rafforzamento del franco e rischi di deflazione: un analogo scenario potrebbe portare presto a un ritorno dei tassi d'interesse negativi.

Di più In Svizzera all’orizzone si profilano di nuovo tassi negativi
agenti antisommossa

Altri sviluppi

Arresti e incidenti a Zurigo durante una manifestazione per la Palestina

Questo contenuto è stato pubblicato al In una manifestazione non autorizzata pro Palestina ieri sera a Zurigo si sono verificati incidenti. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cannoni ad acqua. Gli agenti sono stati aggrediti.

Di più Arresti e incidenti a Zurigo durante una manifestazione per la Palestina
la frana sul villaggio di blatten

Altri sviluppi

Il Nazionale approva 5 milioni per Blatten

Questo contenuto è stato pubblicato al Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso - uno degli eventi naturali più devastanti verificatisi negli ultimi decenni in Svizzera -, riceverà dalla Confederazione 5 milioni di franchi in segno di solidarietà.

Di più Il Nazionale approva 5 milioni per Blatten

Altri sviluppi

India: aereo passeggeri precipita con 242 persone a bordo

Questo contenuto è stato pubblicato al Un aereo di linea della compagnia Air India diretto a Londra-Gatwick è precipitato subito dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad, nel Gujarat, ed è caduto su un'area residenziale. Lo riporta la TV indiana, che parla di 242 persone a bordo.

Di più India: aereo passeggeri precipita con 242 persone a bordo

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR