Armi “svizzere” prodotte in Italia destinate all’Ucraina
I cannoni antiaerei di Oerlikon potrebbero già essere attivi contro aerei e droni russi.
Keystone / Ritchie B. Tongo
Secondo il quotidiano SonntagsZeitung, in Ucraina sono in funzione sistemi di difesa aerea prodotti in Italia, ma progettati da un'azienda che ha sede in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Armi prodotte in Italia dalla Rheinmetall, ma sviluppate e testate in svizzera, saranno utilizzate sul teatro di guerra ucraino.
Si tratta di due sistemi di difesa antiaerea Skynex, progettati dalla divisione Rheinmetall Air Defence – la ex Oerlikon -, che ha sede a Zurigo e che secondo indiscrezioni di stampa saranno consegnati entro la fine dell’anno a Kiev. Il valore della commessa è di 183 milioni di franchi.
In particolare i cannoni antiaerei fabbricati in Italia fanno parte del sistema di difesa Skynex, che viene impiegato contro aerei e droni russi.
Il produttore tedesco di armi Rheinmetall ha rilevato la filiale italiana della svizzera Oerlikon (la Oerlikon Contraves) che oggi ha sede a Zurigo e si chiama Rheinmetall Air Defence.
Un portavoce della Rheinmetall ha dichiarato alla SonntagZeitung che alcune parti del sistema Skynex sono prodotte in Italia, ma non ha confermato se siano state consegnate all’Ucraina.
Tuttavia, il primo ministro ucraino Denis Schmihal ha dichiarato questa settimana sul social media Telegram che il sistema antiaereo ha raggiunto il Paese devastato dalla guerra. “Queste batterie – scritto – sono già in uso in Ucraina”.
Precedenti tentativi di esportare armi Oerlikon prodotte in Italia in Paesi come la Thailandia e l’Egitto sono stati respinti dalle autorità svizzere. Ma Rheinmetall ha apparentemente trovato un modo per aggirare le restrizioni.
Il Segretariato di Stato dell’economia (SECO), il dipartimento responsabile del monitoraggio delle esportazioni di armi, ha dichiarato al giornale che un articolo della legge sul materiale bellico consente il trasferimento di “know-how” dalla Svizzera ad altri Paesi, tra cui l’Italia.
La Svizzera proibisce l’esportazione di materiale bellico in direzione di Kiev, ma non il trasferimento di know-how ad altri Paesi, come specifica l’articolo 7 dell’ordinanza in materia. Attraverso questa disposizione si può quindi di fatto aggirare il divieto.
In proposito la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha precisato che Rheinmetall non ha bisogno di un’autorizzazione per questa precisa esportazione. La vendita dall’Italia di sistemi di difesa aerea sviluppati nella Confederazione è infatti legale secondo la legge elvetica.
Stando alla Sonntagszeitung, due richieste per autorizzare l’esportazione dello stesso sistema sono state respinte in passato. La Rheinmetall Air Defence di Zurigo voleva consegnarlo alla Thailandia nel 2017 e all’Egitto nel 2018. Al contrario, il via libera è stato concesso per la vendita, nel quadro dei Mondiali di calcio, al Qatar.
La visita a Ginevra di politici russi sanzionati criticata da chi si oppone al regime di Mosca
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 200 esponenti dell'opposizione russa hanno inviato una lettera aperta per protestare contro la presenza a Ginevra di politici russi soggetti a sanzioni.
Swiss vede il suo utile operativo crollare a metà esercizio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei primi sei mesi dell'anno, la compagnia aerea Swiss ha visto il suo risultato operativo rettificato diminuire di oltre un quarto, attestandosi a 195,1 milioni di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha accusato una perdita di 15,3 miliardi di franchi nel primo semestre del 2025. Lo comunica oggi l'istituto, precisando che a incidere sul risultato negativo sono state soprattutto le posizioni in valuta estera.
Svizzera: “Per stabilire una pace duratura ci vuole una soluzione a due Stati”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La soluzione a due Stati è l'unica che possa garantire a israeliani e palestinesi una vita in pace e sicurezza. È quanto affermato a New York dalla diplomatica svizzera Monika Schmutz Kirgöz durante la Conferenza dell'ONU sul Medio Oriente.
Sergio Ermotti: i nuovi requisiti patrimoniali per UBS sono “sproporzionati ed estremi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti critica duramente i previsti inasprimenti dei requisiti patrimoniali per la grande banca: sono sproporzionati ed estremi, ha affermato in una conferenza telefonica di commento ai risultati trimestrali.
La popolazione elvetica si serve dell’aereo soprattutto per viaggiare in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso, i quattro quinti (79%) delle persone che sono partite da un aeroporto svizzero avevano una destinazione a corto raggio, ossia un paese in Europa: sul podio vi sono Spagna (3,10 milioni di persone), Regno Unito (2,89 milioni) e Germania (1,50 milioni).
Tratta di esseri umani, 201 casi in Svizzera nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la Piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani - Platforme Traite - ha identificato 201 nuove vittime di tratta in tutta la Svizzera, in leggero aumento rispetto al 2023.
Lupi, l’autorizzazione di abbattimento concessa dalle autorità di San Gallo è illegale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale federale ha accolto un ricorso dell'associazione ambientalista Pro Natura, che contestava l'autorizzazione di abbattere un lupo rilasciata nel novembre 2023 dalle autorità sangallesi e confermata dalla giustizia cantonale.
Kamchatka, sisma 8.8: allerta tsunami in tutto il Pacifico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la Kamchatka, nell’estremo oriente della Russia, generando un’allerta tsunami in tutto il Pacifico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.