La presidente della Confederazione e la presidente della Commissione europea hanno uno scambio lunedì al Forum economico mondiale di Davos, durante il quale hanno ribadito la volontà di avviare rapidamente negoziati su un pacchetto di accordi tra Berna e Bruxelles.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Svizzera e Unione Europea hanno confermato lunedì sera a Davos la determinazione di iniziare al più presto le trattative per ulteriori accordi.
Al termine di un colloquio durato circa 15 minuti con Ursula von der Leyen, la presidente della Confederazione Viola Amherd ha precisato che non è stato ancora concordato un calendario.
La consigliera federale ha dichiarato di voler sfruttare la “finestra temporale ideale” nel 2024, prima delle elezioni europee, prima che la prossima Commissione, nella sua nuova composizione entri in funzione in estate.
La presidente della Confederazione ha ricordato alla presidente della Commissione europea che in Svizzera sono in corso consultazioni fino a metà febbraio in merito al progetto di mandato negoziale, approvato il 15 dicembre scorso, e che è necessario risolvere questioni di politica interna prima di approvarlo definitivamente. Senza dirlo chiaramente, ha lasciato intendere che la questione dei sindacati, che hanno espresso pubblicamente le loro preoccupazioni, è stata brevemente affrontata.
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Da parte sua Ursula von der Leyen ha dichiarato che il colloquio è stato “molto buono e molto amichevole”, senza fare ulteriori commenti sui contenuti.
Le relazioni con l’UE sono uno dei temi più scottanti dell’agenda politica del Consiglio federale. Secondo Amherd, si tratta del dossier più importante del suo anno presidenziale.
Osservatori hanno considerato l’incontro di oggi come un segnale positivo dopo mesi di colloqui a livello tecnico. Il Consiglio federale ha adottato un mandato negoziale a metà dicembre. Cinque giorni dopo, la Commissione europea ha pubblicato la sua bozza di mandato. L’obiettivo dichiarato sia da parte svizzera che da parte dell’UE è quello di poter avviare i negoziati entro due o tre mesi.
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La delegazione svizzera intende cogliere l’occasione del WEF per tenere ulteriori colloqui sul dossier dell’UE. Il ministro degli esteri Ignazio Cassis incontrerà Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione Ue responsabile del dossier svizzero. Il Ministro dell’economia Guy Parmelin intende parlare con Iliana Ivanova Commissaria UE per l’innovazione, la ricerca e l’istruzione.
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