La televisione svizzera per l’Italia

Un film sulla grande famiglia dei Giacometti

Eli Lotar III, la scultura di Alberto Giacometti esposta al museo di Stampa.
"Eli Lotar III", la scultura di Alberto Giacometti esposta al museo di Stampa in Bregaglia. © Keystone / Gian Ehrenzeller

Arriva nelle sale cinematografiche il film “I Giacometti” dell’engadinese Susanna Fanzun, presentato nell’ultima edizione del Festival del film di Locarno. La pellicola esplora il mondo di una famiglia straordinaria, radicata in Bregaglia e in rete con gli artisti svizzeri, parigini e italiani, e che non si limitava al padre Giovanni o al figlio Alberto.

Il villaggio di Stampa si trova in Val Bregaglia, all’interno della Regione Maloja. È il luogo dove nel 1900 i genitori Giovanni e Annetta Giacometti si stabiliscono dopo il loro matrimonio. Vi nascono Alberto (1901), Diego (1901), Ottilia (1904) e Bruno (1907).

Il padre Giovanni è già un artista affermato, avendo soggiornato prima a Monaco di Baviera, dove aveva stretto amicizia con Cuno Amiet, poi a Parigi, la metropoli delle avanguardie artistiche di fine Ottocento, e infine a Roma. Gravemente malato, torna in Bregaglia, la terra che da allora diventa scenario della sua arte. Giovanni Segantini, di dieci anni più anziano, lo incoraggia a sviluppare un proprio stile, mentre Ferdinand Hodler gli consiglia di sposarsi.

Da quel momento la madre Annetta sarà l’elemento calmante, ma anche l’autorità che terrà unita la famiglia, una famiglia in cui tutti sono attivi artisticamente: Annetta è scultrice, Alberto pittore e scultore, Diego scultore e designer, Ottilia è sarta e designer di tessuti e Bruno è architetto.

Contenuto esterno

“I Giacometti” mostra una famiglia in cui i legami reciproci sono stretti e il film ripercorre i diversi sviluppi artistici. Mostra una famiglia di artisti di successo, ma rivela anche linee di conflitto e sfumature di drammi familiari. La ricerca della propria strada da parte di Diego, ad esempio, preoccupa molto i genitori. Oppure Ottilia: sposata a Ginevra, muore a soli 33 anni, cinque ore dopo la nascita del suo primo figlio. Oppure ancora la madre Annetta: pur avendo dato la sua benedizione al matrimonio di Alberto con l’infermiera della Croce Rossa Annette Arm, dice invece al figlio Diego che il suo amore Nelly non è “la donna da sposare”.

Il film e la mostra

La sceneggiatrice, regista e co-produttrice de “I Giacometti”, l’engadinese Susanna Fanzun, ha dichiarato che la gestazione del film è iniziata nel 2013. Nel corso di questo lavoro è entrata in contatto con il Museo d’arte dei Grigioni, l’ente che in questo periodo propone la mostra “Alberto Giacometti. Ritratto dell’artista da giovane”, visitabile fino al prossimo 19 novembre.

Come nel film, anche nella mostra è impressionante cogliere come i membri della famiglia fungessero da modelli l’uno per l’altro, come figlio e padre lavorassero insieme fianco a fianco. Per esempio, a Coira sono esposti due ritratti di Bruno, uno dipinto dal padre Giovanni e l’altro dal figlio Alberto.

Rispetto alla mostra, dedicata al giovane Alberto Giacometti e alla sua carriera di dodicenne esordiente fino al periodo trascorso a Parigi negli anni Venti, il film “I Giacometti” allunga l’arco temporale dell’intera famiglia nell’arco di un intero secolo: una famiglia di artisti i cui membri sono tutti nati e cresciuti in Bregaglia, in una valle che è stata il centro della loro vita e dove infine hanno trovato il loro luogo di riposo.

Nelle sale ticinesi il film sarà proiettato a partire dal prossimo 26 ottobre.

Attualità

reattori centrale nucleare di beznau

Altri sviluppi

Troppo caldo per il nucleare: Beznau si ferma

Questo contenuto è stato pubblicato al La centrale nucleare di Beznau, nel canton Argovia, è stata completamente spenta a causa del caldo. Ieri sera è stato fermato anche il secondo reattore, ha comunicato oggi il gestore Axpo.

Di più Troppo caldo per il nucleare: Beznau si ferma
libretti di permessi di soggiorno

Altri sviluppi

Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro

Questo contenuto è stato pubblicato al Uno studio mostra che il 60% dell persone immigrate con permesso B o C in Svizzera ha una formazione universitaria. Il profilo tipico è giovane, qualificato e resta solo pochi anni: la sfida è trattenerli.

Di più Un ritratto dell’immigrazione dal 1966 per guardare al futuro
casa sepolta da rocce

Altri sviluppi

A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”

Questo contenuto è stato pubblicato al Il vallo di protezione di Sorte nel Comune di Lostallo (canton Grigioni) proteggerà la frazione in modo completo, hanno detto oggi le autorità in una conferenza stampa a un anno dall'alluvione. I costi per il ripristino lievitano ancora e ammontano a quasi 84,2 milioni.

Di più A un anno dall’alluvione, “la Mesolcina si è rimboccata le maniche”
persone dietro graticole nella striscia di gaza

Altri sviluppi

GHF: “Non abbiamo intenzione di fermare il nostro aiuto a Gaza”

Questo contenuto è stato pubblicato al La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta da Stati Uniti e Israele ma criticata dalle Nazioni Unite e da decine di Ong internazionali, continuerà a fornire aiuti alla Striscia di Gaza.

Di più GHF: “Non abbiamo intenzione di fermare il nostro aiuto a Gaza”

Altri sviluppi

Vasti incendi a ovest Creta, turisti e residenti evacuati

Questo contenuto è stato pubblicato al Il vasto incendio che infuria da ieri pomeriggio a Lasithi, all'estremità orientale dell'isola di Creta, ha costretto i vigili del fuoco a evacuare centinaia di residenti e visitatori nell'area di Lasithi, Agia Fotia, Galini. Lo scrive Kathimerini.

Di più Vasti incendi a ovest Creta, turisti e residenti evacuati

Altri sviluppi

Niente ergastolo per Sean “Diddy” Combs

Questo contenuto è stato pubblicato al I giurati nel processo contro Sean "Diddy" Combs a New York, che ieri avevano mostrato esitazioni sul verdetto finale, hanno giudicato il mogul dell'hip hop non colpevole per i due capi d'imputazione più gravi: traffico sessuale e associazione a delinquere.

Di più Niente ergastolo per Sean “Diddy” Combs
auto nuove posteggiate

Altri sviluppi

Le vendite di auto nuove in calo anche nel primo semestre

Questo contenuto è stato pubblicato al Dopo un 2024 già difficile, anche il 2025 non è iniziato con il piede giusto per il mercato dell'auto in Svizzera. Tra gennaio e giugno, i veicoli nuovi immessi in circolazione sono stati 113'133, ossia il 6,7% in meno rispetto al primo semestre dell'anno precedente.

Di più Le vendite di auto nuove in calo anche nel primo semestre

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR