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Sicurezza energetica obiettivo numero 1 per Albert Rösti

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Albert Rösti ha incontrato i media venerdì per un primo bilancio dei suoi 100 giorni in Consiglio federale. © Keystone / Peter Klaunzer

Stilando un primo bilancio in occasione dei suoi primi 100 giorni nel Governo svizzero, il consigliere federale Albert Rösti ha presentato le sue priorità.

La sicurezza dell’approvvigionamento e lo sviluppo delle infrastrutture energetiche nelle città e nelle campagne sono i dossier più importanti per quest’anno agli occhi del responsabile del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti.

“Dobbiamo garantire un approvvigionamento energetico sicuro e allo stesso tempo dar prova di apertura di spirito”, ha sottolineato venerdì in un incontro coi media il consigliere federale, entrato in carica a inizio anno.

Il progetto chiave in questi ambiti – ha indicato il ministro dell’Unione democratica di centro (UDC, destra sovranista) – è la Legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.

Secondo Rösti, occorre dare la priorità ai nuovi impianti nelle aree in cui il potenziamento dell’energia solare o eolica risulta particolarmente sensato. Le energie rinnovabili in Svizzera – soprattutto per l’elettricità invernale – andrebbero potenziate in modo più deciso e rapido. È questo il requisito fondamentale per ridurre l’impiego delle energie fossili, a suo avviso.

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Un altro punto importante per il titolare del DATEC è l’ulteriore sviluppo delle infrastrutture. Per la Svizzera è fondamentale che tutte le regioni dispongano di infrastrutture di qualità, tra cui anche una rete veloce e affidabile per la trasmissione di dati. “Oltre alle città e agli agglomerati, voglio tener conto anche delle esigenze delle regioni rurali e di montagna”, ha sottolineato il bernese, precisando che il suo dipartimento sta attualmente sviluppando la relativa strategia.

Anche nei settori ferroviario, stradale e postale la popolazione deve poter contare su infrastrutture di buona qualità. “Senza una rete ferroviaria e stradale funzionante, senza aeroporti nazionali e senza linee elettriche, non funziona nulla. Dobbiamo quindi prestare molta attenzione alle nostre infrastrutture, sviluppandole ulteriormente e modernizzandole”.

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